A Bolzano Sud 30 mila auto al giorno 

I dati del consulente del Comune: altre 30 mila arrivano dal Meranese. Il nodo resta l’imbuto di via Galilei


di Paolo Campostrini


BOLZANO. Davanti al sindaco e a Marialaura Lorenzini, Stefano Ciurnelli ha aperto una carta di Bolzano sud. In rosso, erano segnate tre direttrici: via Buozzi, via Galvani e via Enrico Mattei. Tutte e tre partono da una base, che è l'asse est-ovest che immette in città: via Einstein. Il «consulente alla viabilità» ingaggiato dal Comune ha mostrato, come sanno bene tutti i pendolari (e i bolzanini) che provano mattina e sera ad arrivare in centro, che tutte e tre le strade portano ad un imbuto: via Galilei. E le linee da rosso chiaro sono diventate, sulla carta, di un bel rosso carminio. E proprio all'altezza del Twenty. «Dobbiamo intervenire lì», ha detto il sindaco. E come? «Non abbiamo la bacchetta magica ma ci proviamo...». E il provarci vuol dire questo: incrementare il trasporto pubblico; sondare le possibilità di ripristino del progetto già nel Masterplan del 2009 che prevede di attivare la "tangenziale interna" via Siemens-via Grandi che aggira da sud via Galilei sboccando nell'area della rotonda di Ponte Roma; offrire nuove opportunità in termini di ulteriori ciclabili con la possibilità di aprire ai lati delle due sponde, ponte Briscola; rimuovere i binari e decidere quando attivare il "piano merci" con un luogo in cui far partire con trasporti condivisi mezzi elettrici per le consegne in città. In più, l'ingegner Ciurnelli ha presentato a Renzo Caramaschi e alla sua assessora al traffico i dati aggiornati dei flussi di traffico. Dati in incremento proprio nella direttrice che interessa Bolzano sud, e cioè i pendolari provenienti dalla Bassa Atesina e da Merano-Burgraviato. Secondo le ultime rilevazioni, oltre 30 mila auto entrano ed escono dalla porta sud di Bolzano. E poco meno dal Meranese. Oltre la metà dell'intero flusso dei pendolari. In base a queste cifre, Ciurnelli incontrerà dal 15 gennaio ai primi di febbraio le parti sociali ed economiche, soprattutto imprenditori e aziende. Con le quali confronterà dati e proposte. «Chiederò alla Provincia di indire un vertice tra un mese - ha preannunciato Caramaschi - perché quando poi, a marzo, tutto questo lavoro dovrà confluire in un programma di intervento sul campo, voglio conoscere il parere della giunta e del presidente e come muoverci insieme». Intende, il sindaco, in attesa delle grandi opere (come l'A22 in galleria) che hanno un orizzonte temporale molto esteso. Il Comune vuole invece agire anche nel breve e medio periodo dando risposte soprattutto al mondo economico che ha più volte denunciato il blocco quotidiano a Bolzano sud che pesa sempre più sui bilanci delle aziende. Il municipio intende dunque sfruttare la consulenza per elaborare un "piano per la mobilità sostenibile a Bolzano sud". Sostenibile significa puntare molto sul trasporto pubblico. Inteso come opportunità data ai pendolari di usare mezzi alternativi, come il treno. Per quanto riguarda i bus, invece, il problema è sempre via Galilei: anche incrementandoli, troverebbero comunque l'imbuto a frenarne le corse. L'altro fronte è quella della riqualificazione urbana. Nel piano, infatti, non ci sarà solo il traffico. Sfruttando anche le proposte già emerse da gruppi privati (come Think Tank sud), il sindaco punta a individuare nuove soluzioni di arredo urbano e di riuso di spazi pubblici tutt'ora inutilizzati per dare una sferzata a una parte di città che, da periferica, sta diventando sempre più centrale e strategica.













Altre notizie

Attualità