A Salorno crescono talenti Incanta col corno a 13 anni

Johannes Baldo suona al teatro dell’Opera di Firenze nel masterclass orchestrale Applausi e la possibilità di conoscere il suo mito musicale: Dale Clevenger


di Annelies Patauner


SALORNO. Johannes Baldo ha 13 anni, ma la sua breve carriera musicale farebbe invidia anche ai migliori. Il suo amato strumento è il corno francese, lo ha scelto all'età di sette anni e da lì non se ne è più separato. Un giovanissimo talento coltivato direttamente sulla nostra terra.

Cresciuto a Pochi di Salorno, ha iniziato a suonare alla Musikschule di Ora sotto l'ala di Stephan Hanspeter, per poi classificarsi primo con lode nel 2013 al concorso per solisti “Prima la musica” a Hall in Tirol. Nello stesso anno supera brillantemente l'esame di ammissione al conservatorio Monteverdi di Bolzano, dove viene seguito da Michele Fait e successivamente da Norbert Stertz.

Ritenta nel 2015 il concorso “Prima la musica” e si classifica nuovamente primo, riconfermando la sua posizione e la sua bravura. Nel luglio di quest'anno ha partecipato alla 17esima masterclass della “Italian Brass Week”, il rinomato festival degli ottoni tenutosi presso il teatro dell'Opera di Firenze e articolato in otto concerti nelle più suggestive location della città, tra cui tra cui una prima mondiale in Riva all'Arno, una sul sagrato del Duomo di Firenze, ed il concerto di chiusura presso Palazzo Pitti.

La manifestazione è stata coordinata dal maestro Luca Benucci, primo corno del Maggio Musicale Fiorentino, docente di corno francese al conservatorio di Cesena e solista internazionale. Hanno partecipato 150 musicisti da oltre 52 paesi e Johannes è stato l'unico cornista invitato per il Trentino-Alto Adige.

In questa occasione l'allievo ha potuto conoscere Dale Clevenger, detto “The horn legend”, che è stato per più di 40 anni primo corno della Chicago Symphony Orchestra, oltre ad essere fin dalla nascita del progetto presidente onorario della Brass Week. Il colosso ha riconosciuto immediatamente le straordinarie doti di Baldo e ha deciso di aiutarlo a proseguire i suoi studi dal gennaio 2017.

Quella di Johannes è una storia intensa, piena di soddisfazioni, che una volta letta potrebbe far avvicinare sempre più giovani al mondo della musica classica. Un genere ancora troppo di nicchia, ma che necessita sempre nuovi volti e mani abili.

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