A sud di Salorno la roccia cede ancora, la strada resta chiusa

Due sopralluoghi, ieri, con tecnici e geologi della Provincia La Ss12 sbarrata fino a domani e alle 8 altro vertice in loco


di Bruno Tonidandel


SALORNO. Continua il tormentone della statale 12 del Brennero, poco a sud dell’abitato di Salorno, minacciata dal crollo di sassi da una parete rocciosa. Anche venerdì pomeriggio si è staccata una “fetta” di montagna e i tecnici, dopo un sopralluogo, hanno deciso ancora una volta di chiudere al traffico l’arteria. Ieri mattina e poi nel tardo pomeriggio, altri duesummit in loco, con la presenza del sindaco di Salorno, Giorgio Giacomozzi, del geometra del Servizio strade della Provincia, Mauro Caresia e del geologo dell’Ufficio provinciale. Constatato il continuo, anche se non massiccio, precipitare di materiale roccioso, è stato quindi decretato il prolungamento del divieto di transito di tutti gli autoveicoli per la giornata di ieri e oggi; domattina alle 8 nuovo sopralluogo e quindi allora si vedrà se prolungare la chiusura o riaprire la Ss12. Intanto, il flusso veicolare leggero viene deviato sulla provinciale per Roverè della Luna mentre i mezzi pesanti devono obbligatoriamente percorrere l’autostrada del Brennero dal casello di Egna - Ora a quello di Mezzocorona - San Michele e viceversa.

Da tempo la montagna che sovrasta la statale a sud della zona industriale di Salorno è sotto controllo. Già mesi or sono si erano verificate delle cadute di massi e l’arteria era stata chiusa per brevi periodi anche a Natale del 2011, poi quasi una settimana nel gennaio scorso. Ora nuova chiusura. Tecnici e geologi della Provincia hanno eseguito svariati sopralluoghi scoprendo una fessura di una settantina di metri che si propaga in profondidtà parallelamente alla parete. La fetta di roccia in continuo movimento che minaccia la strada è grandissima, dell’ordine di decine di migliaia di metri cubi. Erano stati così installati sul tetto della parete cinque fessurimetri che rilevano periodicamente i movimenti della crepa. Un mese fa è stato costruito nella zona Cava un nuovo vallo per proteggere gli utenti della strada dalle schegge di eventuali possibili cadute di sassi. Il vallo protettivo, lungo 150 metri e alto 4, è andato ad aggiungersi a quello realizzato lo scorso anno. Il pericolo di chiusure per crolli della parete rocciosa a sucesserà con la costruzione di una “bretella” di circa un chilometro per bypassare la zona interessata alla possibile frana. Esiste già lo stanziamento di 7 milioni di euro da parte della Provincia. Le prove geologiche effettuate nei mesi scorsi hanno dato esito positivo e ora si provvederà all’appalto del progetto. Si presume che entro la fine di quest’anno potrebbero iniziare i lavori.

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