A22, l’Authority frena sul pedaggio ambientale

Bolzano. Concessione della A22, non è ancora arrivato a Kompatscher l’invito a partecipare alla seduta del Cipe del 14 maggio che dovrebbe avvicinare lo Stato e i soci pubblici all’accordo finale....



Bolzano. Concessione della A22, non è ancora arrivato a Kompatscher l’invito a partecipare alla seduta del Cipe del 14 maggio che dovrebbe avvicinare lo Stato e i soci pubblici all’accordo finale. Intanto è arrivato il parere che l’Autorità di regolazione dei trasporti ha inviato mercoledì al ministero delle Infrastrutture. Il testo contiene una frenata sul tema del finanziamento delle opere intermodali, sia per quanto riguarda la previsione del pedaggio ambientale che per quanto riguarda la proposta di finanziare le opere, in attesa della eco-vignetta, con risorse proprie della società. Ma proprio questo è uno dei temi che più stanno a cuore ai soci del sud. L’Art cita nel suo parere la direttiva europea e il decreto legislativo di attuazione che riconoscono la possibilità di tariffe maggiorate, ma precisa, «la previsione richiamata riconosce, in casi eccezionali, l’applicazione di una maggiorazione dei pedaggi su specifici tratti autostradali relativamente ad infrastrutture situate in aree montane e previa comunicazione alla Commissione europea».

Per quanto riguarda i presupposti di legittimità, si legge nel parere dell’Art, «la maggiorazione dei pedaggi deve riguardare “specifici tratti stradali”, dove, invece, nel caso in esame, appare spalmata sull’intera infrastruttura. In secondo luogo, la previsione deve riguardare infrastrutture situate in aree montane, laddove invece, nel caso in esame, la maggiorazione viene estesa anche alle tratte di pianura dell’autostrada A22».

Questo è invece il passaggio che riguarda la proposta di finanziamento transitorio delle opere intermodali «attraverso l’utilizzo delle risorse accantonate in regime di esenzione fiscale, fino a 12 mesi dalla data di efficacia dell’ Accordo di Cooperazione». Tale previsione, si legge, sembra contrastare «con il vincolo di destinazione funzionale previsto», che ne impone l’utilizzo esclusivo per il rinnovo dell’infrastruttura ferroviaria attraverso il Brennero e per la realizzazione delle relative gallerie nonché dei collegamenti ferroviari e delle infrastrutture connesse fino al nodo stazione di Verona.

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