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Merano: tavolini «fuori posto» ai portici, tirata d'orecchie agli esercenti

Testato il passaggio di un’autoscala dei vigili del fuoco: «Via occupata non sempre nel rispetto dei permessi concessi dall’amministrazione comunale. La sicurezza è prioritaria». In programma misurazioni e verifiche



MERANO. Sui tavolini invadenti sotto i Portici l'amministrazione tiene alta la guardia. «È una questione di sicurezza», spiega l'assessore Marco Perbellini. I mezzi di vigili del fuoco e soccorsi devono poter passare senza ostacolo, e in caso di emergenza ogni attimo può essere decisivo. A breve partiranno delle verifiche.

Intanto, la scorsa settimana su iniziativa dell'assessore e della polizia locale si è svolta un'altra simulazione - dopo quella di fine agosto dello scorso anno - in via Cassa di Risparmio, via Portici, via Leonardo da Vinci e nel tratto compreso fra ponte della Posta e la Wandelhalle. L'obiettivo era testare, assieme ai vigili del fuoco, l'effettiva accessibilità delle vie ai mezzi di soccorso. Alla prova d'intervento hanno preso parte anche il vicecomandante della polizia locale, tenente Riccardo Raffeiner, e il responsabile della sicurezza per il Comune, Paolo Gasperi.

Esigenze da conciliare

In via Portici pulsa il cuore della città e della vita cittadina: un doppio corridoio ad archi di 400 metri (al momento lavori alle infrastutture sotterranee stanno occupando il segmento inferiore) votato al commercio e alla ristorazione e nel quale si alternano negozi, bar, ristoranti, strutture ricettive (soprattutto Airbnb). Riuscire a conciliare le legittime esigenze degli esercenti con le necessità di ordine e sicurezza pubblica può rivelarsi faticoso, e chi frequenta il centro vede come spesso i mezzi di soccorso, anche in situazioni "ordinarie" (per esempio il trasporto di pazienti per visite o terapie) possa essere difficoltoso.

Ogni giorno dopo le 10 infatti, quando termina nella zona a traffico limitato la finestra temporale per il carico e lo scarico delle merci, la via viene spesso in larga parte occupata dagli esercenti con sedie, tavolini e ombrelloni, e non sempre rispettando alla lettera i relativi permessi concessi dall'amministrazione comunale. «Una consuetudine che - ammoniscono dal municipio -, se contribuisce senz'altro a conferire al salotto cittadino il suo indiscusso flair, rappresenta potenzialmente un ostacolo in caso di emergenze, quando cioè si rende necessario e urgente il rapido transito dei mezzi di soccorso o delle forze dell'ordine».

Verifiche in arrivo

«La sicurezza non è data solo dal presidio del territorio, ovvero dalla presenza delle forze dell'ordine nelle strade e nella piazza cittadine» commenta Perbellini. «Sicurezza è anche garantire che, in caso di emergenza, i mezzi di soccorso, come le autoscale e mezzi dei pompieri nonché le ambulanze, possano accedere senza impedimento al luogo di intervento. In caso di incendio, di calamità e di urgenze sanitarie ogni secondo è prezioso e gli operatori non possono certo perdere tempo a effettuare complicate manovre per dribblare gli ostacoli posti lungo la via. Questo è il senso della verifica che abbiamo voluto effettuare con l'autoscala dei vigili del fuoco. Non è ammissibile che le forze di soccorso debbano attendere la rimozione di tavoli e sedie per poter passare o, peggio, siano costrette a optare per percorsi alternativi per accorrere sul luogo nel quale sono state chiamate a operare».

Dopo questo test, «che peraltro nel complesso ha dato esito confortante» ha aggiunto Perbellini, verranno avviate, di concerto con la polizia locale e con il coinvolgimento degli esercenti, tutte le opportune verifiche e misurazioni «per accertare il rispetto delle regole e delle prescrizioni atte a garantire, nell'interesse della pubblica sicurezza, l'agevole passaggio dei mezzi di soccorso».













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