Abbandonate 1.500 tonnellate di rifiuti

La maleducazione costa a ogni famiglia 17 euro in bolletta e danneggia la differenziata: «Il 20% della plastica non si ricicla»


di Alan Conti


BOLZANO. Di dieci sacchetti buttati a Bolzano uno finisce per terra o comunque dove non dovrebbe. Un’abitudine che costa a ciascun cittadino almeno 17 euro in più in bolletta. Il fenomeno del rifiuto selvaggio va preso così: nelle sue conseguenze numeriche più semplici e concrete. Si sporca la città e si paga di più: due obiettivi non certo lusinghieri.

Dopo le proteste dei giorni successivi al Natale e la bufera amianto tra via Resia e via Novacella Comune e Seab provano a mostrare la faccia dura per combattere il fenomeno. Nulla di particolarmente risoluto, per la verità, trattandosi di una campagna informativa articolata attorno ad alcune simpatiche illustrazioni curate dalla responsabile delle relazioni esterne Selma Sutic. Si ribadiscono, insomma, contatti e canali di informazione per capire esattamente come comportarsi. La presentazione della campagna, però, è l’occasione giusta per portare a galla un panorama statistico che fa preoccupare.

Sono 1.500 le tonnellate di rifiuti abbandonati in un anno in città, a fronte di un totale di 16.000 tonnellate di residuo complessivo (in discesa rispetto ai 24.000 e i 18.000 degli anni scorsi). Praticamente il 10% delle immondizie prende strade irregolari. Una maleducazione che Seab contrasta con un servizio di raccolta straordinaria che costa 1 milione di euro e impiega 7 dipendenti. In un bilancio comunale che presenta 16,5 milioni di euro a copertura di tariffa (sostanzialmente quello che si intende ricavare dal pagamento delle bollette) significa che l’operazione grava per il 6% su tutte le utenze, residenziali e produttive, che in totale sono 56.000. In soldoni circa 17 euro in più per ogni singolo cliente: non pochi. Tenendo presente una proporzione media di circa 800 chili di rifiuti per fare un metro cubo significa che ogni anno i bolzanini producono 20 metri cubi di residuo e 2 di sacchetti abbandonati. Le sanzioni sono tra le 5 e le 10 settimanali per 100 euro ciascuna salvo recidiva: una media stabile da tempo, il che testimonia come il fenomeno non si sia attenuato nonostante l’istituzione di un’apposita task force. Continua, invece, il fenomeno del pendolarismo. Non bastassero tutte queste cifre negative ecco che la poca disciplina va a inficiare pure la qualità della differenziata. Seppur in crescita globale Seab calcola che il 10% della qualità della raccolta di carta venga danneggiata da rifiuti che nelle campane non dovrebbero entrare. Percentuale che per la plastica di impenna a 40%. «Anche se - precisa il direttore dei servizi ambientali Francesco Gallina - questo valore si riduce al 20% dopo un secondo passaggio di recupero».

L’assessore competente Patrizia Trincanato, intanto, insiste sull’aspetto educativo. «Ci deve essere un impegno di questo tipo da affiancare alle sanzioni. Senza puntare il dito contro nessuno si tratta di decoro e comportamento civile. Teniamo conto che la percentuale di bolzanini che non si comporta in modo adeguato è bassissima, ma salta subito all’occhio».

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