I dati dell’Asl

Aborti, il numero sale a 800 l’anno: i medici obiettori sono oltre l'85%

In media in Alto Adige le interruzioni volontarie di gravidanza sono attorno ai cinquecento casi all’anno. In provincia su 82 medici abilitati la praticano in 12. Non esistono dati sulle altoatesine che abortiscono fuori provincia



BOLZANO. Interruzioni volontarie di gravidanza, in gergo «Ivg». In Italia il 70% dei medici è obiettore di coscienza, ma il record assoluto spetta all'Alto Adige. Provincia in cui si contano in media attorno alle cinquecento interruzioni volontarie di gravidanza all'anno. Un numero che non è calato nemmeno durante gli anni della pandemia e che ha segnato un picco nel 2022, con quasi 800 aborti.

Lo si evince dalla risposta fornita dall'assessore provinciale alla sanità Hubert Messner ad una interrogazione dei consiglieri dei Verdi Zeno Oberkofler, Brigitte Foppa e Madeleine Rohrer.

«In Italia, benché l'aborto sia un diritto, il 70% dei ginecologi si rifiuta di eseguirlo, portando a discriminazioni e sovraccarico di lavoro per chi lo pratica. Questo ostacola l'accesso all'aborto, complicando una scelta già difficile. Gli aborti clandestini raggiungono i 12-15 mila casi, in parte dovuti alle difficoltà di accesso. L'Alto Adige registra l'84% di obiettori, il tasso più alto in Italia». Questa la premessa dei Verdi, che trova riscontro nella risposta dell'assessore Messner.

In quale modo la giunta provinciale ritiene di garantire il diritto all'aborto? Come vuole sostenere le donne che decidono di abortire? chiedono i Verdi.

Messner risponde: «Le donne, che optano per l'interruzione volontaria della gravidanza o che richiedano informazioni in merito, possono rivolgersi ai reparti di ginecologia degli ospedali dell'Asl dove vengono eseguiti colloqui d'informazione. Qualora la prestazione (Ivg) non venga offerta in tale sede, la paziente sarà inviata all'ambulatorio competente dell'ospedale di Bolzano o di Merano».

I Verdi chiedono quindi: Quanti medici sono abilitati a praticare l'aborto in Alto Adige? Quanti si rifiutano di praticarlo? Quali sono i motivi per cui i medici decidono di non effettuarli?

A Bolzano, così la risposta, su 18 abilitati 6 praticano l'aborto. A Merano 6 su 20. A Silandro, Bressanone e Brunico sono zero rispettivamente su 9, 18 e 17 abilitati. In tutto, 12 su 82. L'85%. Le motivazioni dei medici non disponibili per l'Ivg, «Sono intrinseche all'obiezione di coscienza prevista dalla legge».

I Verdi chiedono: La Provincia vuole fare qualcosa per diminuire il numero particolarmente alto di obiettori di coscienza? Quali iniziative vuole intraprendere?

L'Asl, risponde Messner, «Ha sollecitato i responsabili di competenza ad intensificare i propri sforzi per estendere l'offerta». L'Asl «Non è poi a conoscenza di aborti illegali praticati in Alto Adige». Né statistiche, né stime.

Ma ci sono dati riguardanti il numero di donne che decidono di sottoporsi a un aborto in altre regioni o all'estero? Se ci sono, quanti sono stati negli anni 2013-23?

L'Asl, la risposta, «non è a conoscenza del numero delle donne che eseguono una interruzione di gravidanza in un'altra regione dell'Italia o all'estero. Per tali casi le motivazioni sono molto probabilmente attribuibili a motivi personali». DA.PA.













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