RICHIEDENTI ASILO 

Accoglienza, 2 mesi di proroga per i Comuni ritardatari

BOLZANO. Accoglienza ai richiedenti asilo, i Comuni ritardatari hanno ottenuto un rinvio, ma limitato a due mesi e con una penalizzazione. Chi insisterà a non attivare i progetti Sprar, perderà una...



BOLZANO. Accoglienza ai richiedenti asilo, i Comuni ritardatari hanno ottenuto un rinvio, ma limitato a due mesi e con una penalizzazione. Chi insisterà a non attivare i progetti Sprar, perderà una parte dei finanziamenti, mentre in precedenza era previsto il loro congelamento. È andata così, come concordato con l’assessore Arnold Schuler, la seduta di ieri del Consiglio dei Comuni, che ha discusso la richiesta di alcuni Comuni di ottenere una proroga sui tempi per mettersi in regola con le quote di richiedenti asilo assegnate. Si sono astenuti i sindaci Renzo Caramaschi, Christian Bianchi (Laives) e l’assessore Sandro Repetto. Spiega Caramaschi: «Ho voluto dare un segnale, non tanto per il rinvio, quanto per la lentezza con cui troppi Comuni si sono attivati. Come Comune abbiamo iniziato a chiedere un riequilibrio della presenza di richiedenti asilo nell’agosto 2016 e ci guardavano come marziani». Così Bianchi: «I tempi erano molto chiari. Se ci si prende un impegno, lo si rispetta». I Comuni che non hanno presentato neppure la delibera impegnativa per i progetti Sprar hanno tempo fino a maggio per l’approvazione. Se non lo faranno, perderanno il 20% sul 40% del fondo investimenti. Dovranno poi presentare entro ottobre i progetti Sprar. Chi ha la delibera, ma non i progetti, ha tempo fino a dicembre: intanto i fondi sono congelati.













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