Acconti, moduli, conteggi, tutti in fila per l’Imu

Lunghe code in Comune per ottenere informazioni sulla tassa sulla casa. Ecco le voci dei cittadini: «È difficile da spiegare anche per gli impiegati...»


di Alan Conti


BOLZANO. Pagare e restare in coda per ore: l’Imu mette a dura prova la pazienza dei bolzanini che a decine si stanno presentando in queste ore all’Ufficio Tributi del Comune al civico 5 di piazza Walther. Alle 9 la fila davanti all’entrata è già cospicua, alle 9.30 un signore ritira un biglietto e sospira «speriamo di riuscire a passare per le 11», alle 10.30 la macchina salva coda sputa fuori il numero 130 e sul display siamo appena al 50: una via crucis.

Sono tante le domande che i cittadini presentano allo sportello, soprattutto interrogativi che internet o le comunicazioni ufficiali non sono riusciti a risolvere. Calcolo totale della retta, suddivisione dell’imposta tra comproprietari, trattamento delle pertinenze, percentuali di acconto e modalità di pagamento i punti di domanda più gettonati. La lunga attesa favorisce lo scambio di chiarimenti, ma talvolta aumenta la confusione. Sulla bacheca nel corridoio, intanto, campeggia la formula aurea dell’Imu: rendita catastale x 1,05 x moltiplicatore x aliquota – detrazione abitazione principale. Eccezioni, insicurezze e particolarità, però, sono troppe e l’algebra fiscale, purtroppo, non basta.

«Mi è arrivata la lettera a casa, ma ho bisogno di una mano nel calcolo del totale da saldare - è il classico caso proposto da Antonio Marola. - Veniamo in coda per sentirci più sicuri e fare chiarezza. Purtroppo l’Imu è certamente fastidiosa, ma si tratta di un sacrificio che dobbiamo accettare per salvare il nostro Paese. Siamo disposti a fare la nostra parte, ma chiediamo solo un poco di semplicità». La signora Livia ha 90 anni e per rispetto all’età ci chiede di glissare sul cognome, anche se tanta lucidità meriterebbe citazione: «Andrò solo a chiedere delle precisazioni su alcuni passaggi del modulo di pagamento F24 e conferma del calcolo che ho provato a fare in modo autonomo, garage e pertinenze comprese. Sa, magari siamo convinti di aver contemplato tutto e poi saltano fuori degli errori: meglio essere previdenti».

Graziano Buratin, dal canto suo, riesce a raggiungere la scrivania delle impiegate dopo due ore di educata attesa: «Avevo bisogno di aiuto nel calcolo dell’importo complessivo. Non solo, volevo capire bene la percentuale di spesa nell’acconto (il 50%) e le modalità per il saldo con l’apposito modulo. Effettivamente non si tratta di un’imposta semplice da comprendere per il contribuente, ma nemmeno semplice da spiegare per gli impiegati. In generale, comunque, sappiamo benissimo che si tratta di una tassa necessaria per mantenere in ordine i conti nazionali. Nel concreto, tuttavia, il reddito rimane stabile mentre la pressione fiscale aumenta e questo non aiuta a mantenere in ordine i conti famigliari. Sarebbe preferibile trovare un compromesso più accettabile». Poco più in là incontriamo uno scoraggiato Alessandro Tini: «Come si fa a programmare una tassa così complicata da calcolare? Come fanno le persone anziane se persino i giovani hanno delle difficoltà? La comunione dei beni, per esempio, crea diversi problemi perché non riusciamo a capire se l’acconto debbano pagarlo entrambi i coniugi oppure uno solo. Di sicuro, comunque, l’Imu è davvero un balzello di cui nessuno sentiva il bisogno».

Qualche disagio per gli utenti dell’ufficio in Comune è prevedibile, spiega il direttore di ripartizione Fabio Bovolon: «Tutto il personale, adeguatamente preparato, è stato “dirottato“ allo sportello (attivi 6 sportelli) e al centralino (compresa la direttrice) dalle 9 del mattino. L'orario al pubblico non può essere esteso perché lascia già poco tempo al back-office necessario per la gestione delle pratiche. L’Imu è un evento straordinario, molto complesso, e i contribuenti devono comprendere qualche disagio per una scadenza fiscale così importante.È comprensibile che quando si tratta di tasse è più facile evidenziare i nei che apprezzare l'egregio servizio svolto dal personale. Ma siamo ben disposti ad accogliere suggerimenti».

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