Ad Appiano Imu più leggera e Irpef tagliata

La giunta ha deciso un aumento delle detrazioni e dall’anno prossimo calerà di mezzo punto l’addizionale


di Robert Tosin


APPIANO. Ad Appiano hanno cercato di aggiustare il tiro, accorgendosi che l'Imu è ben lontana dall'essere una tassa equa perché introduce parecchie penalizzazioni. Il primo obiettivo dell'assessore Jochen Kager è stato quello di introdurre alcune novità che potessero andare a vantaggio delle famiglie. «Per il momento possiamo fare i conti solo con delle stime. L'Imu ci porta a un incasso di circa 5,3 milioni di euro, di cui 2,2 milioni per il Comune. Calcolando che l'Ici portava nelle nostre casse 1,5 milioni di euro, abbiamo valutato che circa 500 mila euro ci avrebbero potuto permettere un intervento a vantaggio delle famiglie».

E così il primo intervento – operativo già nella prossima rata di dicembre – è stato quello di aumentare la detrazione per la prima casa da 200 a 250 euro. Particolare attenzione è stata riservata a quelle famiglie che comprendono disabili. In questo caso la detrazione decisa dalla giunta schizza a 350 euro. Risolto anche uno dei primi effetti stridenti denunciati a livello nazionale: il destino della casa temporaneamente abbandonata dall'anziano che va in casa di riposo. Poichè l'ospite deve trasferire la sua residenza nella struttura, la legge prevede che l'appartamento di proprietà automaticamente diventi seconda casa. «Abbiamo ridotto al massimo l’aliquota – spiega l'assessore ai tributi – fino al 4 per mille».

Piuttosto originale un'interpretazione di un'altra norma e anche qui si parla di una riduzione a vantaggio delle famiglie. L'imprenditore o l'artigiano proprietario dell'appartamento nel quale vive e compreso nello stabilimento (l'artigiano che ha casa e bottega nello stesso stabile, per intendersi) finora era vittima di una discriminazione bella e buona, perché quell'alloggio non era considerato prima casa ma seguiva il destino dell'immobile produttivo. «Abbiamo ritenuto non giusta questa situazione – spiega l'assessore – e quindi abbiamo provveduto con una riduzione massima dell'aliquota». Anche qui si è scesi al 4,6 per mille.

L'unico rialzo deciso dalla giunta del sindaco Trettl riguarda gli agriturismo, uffici al’interno di una casa rurale o gli stabili agricoli destinati alla trasformazione dei prodotti come le cooperative frutticole o le cantine. Prima non pagavano nulla, da dicembre pagheranno il 2 per mille. Ridotta al 4,6 per mille l'aliquota per gli affittacamere e uno sconto è arrivato anche per i genitori che “prestano” l'appartamento ai figli che ne fanno la loro prima casa, il cosiddetto comodato d’uso e le relative pertinenze in linea diretta. In questo caso si passa dall'aliquota del 7,6 a quella più morbida del 5,5 per mille. La giunta ha espresso anche la volontà di ridurre col prossimo bilancio l’addizionale comunale sull’ Irpef dal 3% al 2,5%.

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