Addio a Segalla, l’ingegnere che lottava contro il traffico

Era molto conosciuto a Bolzano: è stato un alto dirigente del Comune In A22 ha ricoperto l’incarico di direttore tecnico, poi l’impegno in politica



BOLZANO. «Era uno che, pur essendo in pensione ormai da anni, era ancora innamorato del lavoro e si appassionava davanti ai nuovi temi». Così Renzo Caramaschi, già city manager del Comune di Bolzano, ricorda Renzo Segalla scomparso all’età di 90 anni. L’ingegnere, originario della Valle di Ledro, era molto conosciuto perché è stato ingegnere capo del Comune, poi direttore tecnico dell’Autobrennero e negli anni più recenti si era impegnato in politica con la Lista Benussi.

«Io ero entrato da poco in Comune - ricorda Caramaschi - e Segalla era già ingegnere capo. Credo che l’opera più importante che ha realizzato sia la metanizzazione della città: intervento che ha contribuito a ridurre notevolmente lo smog. Ricordo che si stava in ufficio fino a tardi: lui si occupava della parte tecnica, io dei contratti».

Anche Michele Toccoli, ledrense trapiantato a Bolzano che con Segalla ha scritto libri sulla Valle “comune”, ricorda i molteplici impegni dell’amico scomparso: «Era molto stimato in tutta la regione, perché è stato impegnato in vari cantieri per la costruzione di dighe (Vajont e Val d’Ultimo), professore all' I.T.I di Bolzano, libero professionista, membro del Consiglio dell'ordine degli ingegneri di Bolzano e del comitato federale dei dirigenti enti locali (Direl), ingegnere capo del capoluogo altoatesino, direttore tecnico e vice direttore generale dell'Autobrennero. Per la città di Bolzano è doveroso ricordare almeno il suo apporto alla ri-elaborazione del piano urbanistico comunale, alla progettazione del ponte Palermo, alla progettazione e direzione dei lavori della nuova tribuna e pensilina del campo sportivo “Druso”, alla sistemazione definitiva delle aree golenali del torrente Talvera, alla progettazione della scuola materna dei Piani, alla ristrutturazione del complesso scolastico di Via Napoli, alla progettazione e direzione dei lavori della rete di distribuzione del metano, alla direzione dei lavori del viadotto ferroviario (Bolzano - Ponte Adige), che ha liberato la città dalla schiavitù dei passaggi a livello. Quale direttore tecnico e vice direttore generale della Società Autobrennero ha dato un contribuito determinante alla progettazione ed attuazione del collegamento dalla stazione autostradale di Bolzano sud alla Mebo ed al collegamento dalla stazione autostradale di Rovereto sud alla statale presso Loppio (Trento). Europeista ed esperantista, nutriva idee socialdemocratiche ed è stato nella lista Benussi. Fino a qualche mese fa interveniva spesso sulla stampa regionale, con note critiche costruttive riguardanti problemi inerenti la tutela dell’acqua potabile e dell'inquinamento atmosferico dovuto alle emissioni dell’inceneritore». Oggi i funerali alle 14 a Enguiso di Ledro.













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