Il lutto

Addio al pioniere del biologico: morto a 48 anni Michael Oberhollenzer 

Fu tra i primi a capire l’importanza della riconversione ecologica dei contadini. Vasto il cordoglio nel mondo agricolo altoatesino



BOLZANO. C'è stato un breve momento nella sua vita in cui Michael Oberhollenzer non avrebbe voluto continuare l’attività dei suoi genitori a Cadipietra, in Valle Aurina. A un giovane sognatore di 18 anni, quel panorama tutto racchiuso tra montagne e pascoli andava stretto. Fuori c’era il mondo.

Ma dopo aver visitato fattorie biologiche in Austria e Germania, quel mondo decise che se lo sarebbe portato in valle, a cominciare dal suo piccolo maso.

Un viaggio intenso che purtroppo si è concluso prematuramente, gettando la famiglia, i quattro figli e uno stuolo di amici e ammiratori nello sconforto.

Michael Oberhollenzer se ne è andato a 48 anni nel suo maso, il Mosenhof. Punto di riferimento per i tanti che vedevano in nuove forme di agricoltura e di collaborazione tra contadini non solo uno strumento di miglioramento delle proprie condizioni di lavoro e di vita ma anche una mezzo per costruire un nuovo mondo, non solo più giusto, ma anche più pulito.

Pioniere dell’agricoltura biologica, Oberhollenzer aveva creato progetti importanti, a partire dalla propria azienda, riconvertita al biologico nel 2006 specializzandola nella produzione e commercializzazione di formaggi di capra e mucca (tra cui il Graukäse).

Tra i primi, sin dagli inizi degli anni Duemila, ad attivarsi per la tutela e la promozione dei prodotti del territorio, fu tra i fondatori di una delle prime piattaforme di distribuzione di prodotti contadini con il marchio “Ahrntal Natur”, poi confluita in Pur Südtirol. Poliedrico, si era dato anche all’organizzazione di attività di catering per il turismo gastronomico, e alla creazione di reti di contadini locali, selezionando le prime aziende di piccole dimensioni per aiutarle a stare sul mercato, anche nella distribuzione in supermercati, alberghi e ristoranti.

Presidente dell'associazione Bioland dell’Alto Adige dal 2011 al 2017, Oberhollenzer aveva contribuito alla crescita del comparto e dei contadini biologici altoatesini. Aveva anche collaborato con Martin Pircher ai progetti di Slow Food per il presidio del Graukäse della Valle Aurina. Tra le ultime realizzazioni, un punto vendita e di ristorazione vicino al suo paese che era una meraviglia. Accoglieva le scolaresche per far conoscere loro la produzione di formaggi. Grande il cordoglio in Valle Aurina e in Alto Adige. È stato attivato il Fondo di solidarietà rurale (Bäuerliche Notstandsfonds) per sostenere la famiglia e il suo maso con un conto corrente, IBAN: IT30 D0349 311 6000 0030 0011 231, causale: Michael Oberhollenzer. AN.CAR.

 













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