Aeroporto ancora chiuso, no ai rimborsi

Altri voli annullati per pioggia: doppio flop anche con i ministri Giannini e Lanzetta “dirottati” ieri a Verona


di Massimiliano Bona


BOLZANO. La compagnia elvetico-emiratina Darwin-Etihad ha gelato, con una mail, decine di passeggeri che avevano chiesto il rimborso di 250 euro - come consigliato dal Centro tutela consumatori - per i voli cancellati la scorsa settimana (almeno sei sulla tratta Bolzano-Roma) per il maltempo. In realtà a Bolzano la visibilità era più che accettabile al mattino e quasi buona nel primo pomeriggio, senza nemmeno una goccia di pioggia. Ma ciononostante i passeggeri hanno dovuto mettere in conto ritardi fino a 8-10 ore per arrivare a destinazione. Stupiscono, dunque, le motivazioni addotte da Darwin, che tra mercoledì sera e ieri mattina ha dovuto cancellare altri due voli, sempre per il maltempo con ulteriori proteste da parte dei passeggeri (tra i quali c’era il presidente dell’Apa Gert Lanz). L’aeroporto di Bolzano, anche ieri, è rimasto chiuso nelle prime ore del mattino per le nuvole basse, che hanno impedito anche ai ministri Giannini e Lanzetta, attesi a Bolzano alle 10.30, di atterrare in tempo utile. La Giannini è stata dirottata, infatti, su Verona ed ha proseguito in macchina ritardando, poi, i vari appuntamenti in calendario.

I mancati rimborsi. A rispondere, per il servizio clienti di Darwin, è stata Sara Martucci: «Desideriamo scusarci per i disagi arrecati dalla cancellazione del nostro volo F7113 da Roma a Bolzano e desideriamo informarla che il volo é stato cancellato a causa di condizioni meteo avverse sullo scalo di Bolzano che non ci hanno permesso di operare in sicurezza il volo».

La colpa, dunque, è del meteo, secondo Darwin-Etihad, poco importa se pioveva poco o niente. «Essendo il volo stato cancellato - continua la compagnia svizzera - a causa di condizioni meteo avverse, e quindi per cause ritenute straordinarie e fuori dal controllo della compagnia aerea, non é previsto il pagamento di nessuna compensazione pecuniaria come sancito nella regolamentazione europea EC261/2004».

Condizioni così “straordinarie” che si sono ripetute ieri e l’altroieri. E l’inverno deve ancora arrivare. «Desideriamo partecipare - conclude la Martucci - alle eventuali spese sostenute per raggiungere Bolzano, per questo motivo chiediamo di inoltrarci le ricevute delle spese extra».

Danno d’immagine. È evidente che per lo scalo Dolomiti di Bolzano si tratta di un notevole danno d’immagine anche perché la chiusura dell’aeroporto per maltempo sta diventando la regola e non più l’eccezione. Se poi, come è accaduta la settimana scorsa, non piove nemmeno per i passeggeri diventa davvero difficile comprendere certe scelte. Il consiglio, in questi casi, del Centro europeo per la tutela dei consumatori è quello di presentare comunque reclamo. «Raramente, in casi come questo, ci è stato negato un rimborso». Anche in seno ad Abd, la società di gestione dell’aeroporto, serpeggia un certo malumore. «Per noi questa, purtroppo, è tutta pubblicità negativa».

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