TERLANO. L’Obmann dei contadini del Bauernbund Leo Tiefenthaler sapeva bene che la «clausura» di ieri pomeriggio a Terlano sarebbe stata incentrata sul piano di rilancio dell’aeroporto e sul referendum di giugno. Il timore è che molti agricoltori «decidano di pancia, senza valutare attentamente pro e contro».

A dar man forte a Tiefenthaler alla sala Raiffeisen di Terlano c’era lo stato maggiore della Svp: dall’eurodeputato Herbert Dorfmann all’assessore regionale Josef Noggler, dalla consigliera provinciale Maria Kuenzer all’assessore provinciale Arnold Schuler fino al deputato Manfred Schullian.

Presidente Tiefenthaler, cosa temono in concreto gli agricoltori?

«Mi è parso di capire che i rumori siano in cima alla lista delle preoccupazioni. Non si conosce, per inciso, il livello di inquinamento acustico legato all’arrivo dei Boeing».

Ma le paure degli agricoltori sono davvero fondate?

«In parte sì e in parte no. L’unica cosa che non mi piacerebbe è arrivare a fine marzo ad un voto di pancia. In questi due mesi faremo assemblee nei sei distretti e cercheremo di informare bene tutti. Ma dovrà esserci anche la disponibilità dei nostri soci di ascoltare».

C’è anche chi è convinto che l’aeroporto possa dare una mano all’agricoltura?

«Sì, certo. All’agricoltura e soprattutto all’indotto».

Ieri non è stata fatta una votazione?

«No, c’è stato un confronto e diversi soci hanno sollevato dubbi e perplessità».

Voteranno tutti i distretti?

«Prima di prendere una decisione ascolteremo tutti i presidenti e cercheremo di trovare una posizione unitaria».

Sarà facile?

«Non credo, ma di sicuro ci proveremo».(max.bo.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA