Aeroporto, tra i contadini c’è chi spinge per il «sì»

Reinalter (Mila): «In Pusteria un agricoltore su tre guadagna grazie al turismo» Ieri intanto la giunta ha fissato la data del referendum: si terrà il 12 giugno


di Massimiliano Bona


BOLZANO. «Un contadino su tre in Pusteria arrotonda il suo reddito grazie a un agritur. E chi fa turismo sa che un aeroporto regionale funzionante aiuterebbe molto anche chi vive con i prodotti della terra»: a parlare è Joachim Reinalter, vicepresidente del Bauernbund pusterese. Invita i colleghi a guardare oltre, a superare lo scetticismo nei confronti dello scalo e del rilancio della struttura per 5 anni con soldi pubblici. (Intanto, ieri la Provincia ha fissato la data del referendum: 12 giugno). Reinalter ha 47 anni e sa bene che il provincialismo, soprattutto in prospettiva, non aiuterà la provincia di Bolzano.

Lei è una voce fuori dal coro, almeno tra i contadini.

«In realtà è anche una questione di bilanci aziendali. Una fetta significativa dei profitti dei contadini oggi è legata al turismo e sarebbe assurdo non tenerne conto. Abbiamo bisogno di investimenti che diano visibilità all'Alto Adige».

E l'aeroporto sarebbe un plusvalore?

«Non c'è dubbio. Basti pensare ai tanti clienti italiani ma anche al bacino tedesco. E se poi vogliamo aprirci a nuovi mercati dobbiamo metterci nella condizione di essere raggiungibili senza dover fare giri incredibili».

Lei come imposterebbe la campagna per convincere i contrari a votare per il piano di rilancio dello scalo di Bolzano?

«La prima considerazione da fare, che molti forse trascurano, è che per lo scalo sono già stati spesi oltre 100 milioni di euro. La struttura c'è già. In seconda battuta bisogna far capire che un aeroporto funzionante serve a tutti».

Come valuta le perplessità dei contadini della Bassa Atesina?

«Posso capirli di più per una questione di vicinanza all'aeroporto, anche se gli studi sull'inquinamento e sul rumore dimostrano che l'impatto è piuttosto ridotto. I contadini della Bassa e dell'Oltradige, in prospettiva, hanno soprattutto da guadagnare. Aumenterebbero anche i clienti per i prodotti dei loro masi e sarebbe un'opportunità unica per farsi conoscere su nuovi mercati».

C'è chi dice che proprio i contadini potrebbero essere l'ago della bilancia.

«Il voto del Bauernbund avrà un peso rilevante, ne sono più che convinto, e per questo spero che le assemblee nei distretti annunciate dal presidente Tiefenthaler siano partecipate. Chi è scettico è giusto che faccia tutte le domande che crede».

Lei sembra orientato al futuro. Su questi giudizi incide anche l'esperienza in ambito lattiero-caseario?

«Beh, la presidenza della Federazione latterie Alto Adige e della Mila mi consentono, forse, di parlare con un pizzico di cognizione di causa. Ma invito i contadini soprattutto ad informarsi bene prima di votare. Il referendum sull'aeroporto potrebbe avere una rilevanza strategica in prospettiva. Soprattutto per le nuove generazioni».

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità