Aiuta nei soccorsi del fine settimana, rischia la borsa di studio

Una dottoressa davanti alla Corte dei Conti. La Procura vuole la restituzione di 55 mila euro



Nell’arco di tre anni ha aiutato i soccorritori nel corso di sette fine settimana incassando a titolo di rimborso spese complessivamente 1400 euro. Ora una dottoressa bolzanina rischia di dover restituire i 55 mila euro ottenuti nell’ambito di una borsa di studio per formazione professionale dal 2004 al 2007. La pretesa è stata avanzata dalla Procura contabile che ha citato in giudizio la dottoressa davanti alla Corte dei Conti di Bolzano. L’avvocato difensore della professionista si è opposto alla richiesta sostenendo che la normativa europea al riguardo vieta di assumere incarichi in contrasto con l’oggetto della borsa di studio (in questo caso una specializzazione sanitaria). Dunque - secondo la difesa - non sarebbe assolutamente applicabile alla professionista bolzanina. Ora dovrà decidere la Corte dei Conti presieduta dal giudice Paolo Neri (nella foto).













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