All’Altstadtfest affari diminuiti del 10%

Kerer: «Ma l’affluenza è stata da record: 90 mila persone in tre giorni». In calo anche il consumo di alcolici


di Massimiliano Bona


BRESSANONE. «Anche l’Altstadtfest ha risentito, in parte, della crisi. Residenti e turisti sono arrivati in massa, come due anni fa, ma hanno deciso di risparmiare sull’alcol, una scelta che mi sento di condividere»: Helmuth Kerer, 72enne commerciante e presidente del comitato organizzatore, è soddisfatto e snocciola i primi dati dell’edizione 2012 della festa del centro storico. «Abbiamo registrato una media - spiega Kerer - di 30 mila persone al giorno, per un totale di almeno 90 mila presenze. L’afflusso è stato leggermente inferiore al solito venerdì sera ma superiore alle aspettative domenica e pertanto non possiamo proprio lamentarci». La lettura di Kerer è confermata dai dati sulle sanzioni per ubriachezza inflitte da carabinieri e polizia: nemmeno dieci nell’arco di un fine settimana. Secondo Kerer i residenti, in particolare le coppie con figli, hanno apprezzato la decisione delle varie associazioni (una cinquantina in tutto) di tenere i prezzi bassi: «Il pollo costava 6 euro e 50, strauben e tirtlen 2 euro e 50 centesimi: altrove si paga decisamente di più. E infatti chi ha puntato sulla gastronomia non ha perso nulla rispetto al passato». Commenti positivi, nonostante le polemiche, anche sui bagni chimici decorati con i genitali maschili e femminili. «Numericamente - prosegue Kerer - abbiamo triplicato i Wc rispetto al passato e infatti non ci sono state code. C’è chi ha storto il naso per i disegni piuttosto espliciti realizzati da un artista pusterese ma sono convinto che nessuno, alla fine, si sia offeso. Non ce n’era davvero motivo. Sono stati sicuramente di più gli elogi delle critiche».

Quella di quest’anno potrebbe essere l’ultima edizione di Kerer al timone dell’Altstadtfest: «Ho fatto il presidente per 17 volte e ho 72 anni. Penso di essere pronto a passare il testimone: il comitato organizzatore è stato notevolmente ringiovanito e non dovremmo faticare a individuare il mio successore». L’ultimo pensiero va ai volontari: «Sarebbe impossibile organizzare la festa del centro storico senza l’apporto dei 1.800 brissinesi che per tre giorni si mettono al servizio della città senza guadagnare un solo euro. Sono loro la vera anima di quest’evento. Notevole anche il contributo delle associazioni, poco meno di cinquanta, accomunate dal desiderio di far divertire ospiti e residenti».

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