Bolzano

Alloggi protetti per disabili in ritardo di quattro anni 

In Viale Europa la palazzina doveva essere pronta per il 2020, ma i lavori finiranno nell’aprile 2024. Oggi vuota, deve essere demolita e ricostruita. Avrà 32 posti tra appartamenti e laboratori diurni


Sara Martinello


BOLZANO. Di alloggi protetti c’è un gran bisogno. La palazzina di viale Europa 138 è ancora disabitata, dopo essere stata sgomberata da Assb cinque anni fa in vista di una demoricostruzione da compiersi entro il 2020. Si parla di alloggi e laboratori per 32 persone con disabilità. L’opera, finanziata dall’assessorato provinciale ai lavori pubblici attraverso il Danc, dovrebbe essere pronta per l’aprile 2024.

L’edificio tra il parcheggio, la ciclabile sospesa e la rotatoria tra viale Europa e via del Ronco oggi è vuoto. Un peccato, segnala Alex Castellano, presidente della circoscrizione Don Bosco: «Di persone che convivono con la disabilità ce ne sono, a Bolzano, e hanno bisogno di strutture adeguate. Sarebbe un presidio sociale importante anche per il quartiere, dove uno spazio vuoto sarebbe recuperato e abitato, vissuto».

In città Assb gestisce diversi servizi residenziali per persone con disabilità. La struttura maggiore è quella di via Fago, poi ci sono i tre alloggi in via Mendola e quello di via Alessandria. Cinquantadue posti in totale. La direttrice Liliana Di Fede conta di ampliare l’offerta: «Ad esempio in viale Druso, dove prevediamo di ristrutturare una palazzina dove saranno realizzati nuovi alloggi. Creiamo strutture di dimensioni ridotte per favorire l’integrazione nel contesto». E viale Europa? «Speriamo che la Provincia proceda presto».

L’amministrazione provinciale ha ancora nel proprio sito la scheda del «Centro sociale per persone con disabilità in viale Europa». Tempi di realizzazione previsti, 2018-2020. Poco meno di 2.500 metri cubi per 2,76 milioni di euro di costi complessivi. Contattato, l’assessore provinciale Massimo Bessone fa sapere che per fine marzo dovrebbe essere pronto il progetto definitivo, per maggio quello esecutivo. La gara d’appalto sarà indetta a giugno, con inizio lavori per dicembre e fine per l’aprile del 2024. «Per me – aggiunge – il sociale è una priorità. La politica dev’essere fatta per aiutare la gente, soprattutto le categorie più deboli».

Ora il primo piano è inutilizzabile per infiltrazioni d’acqua, e le altezze interne e la disposizione degli spazi non sono adatti alla destinazione d’uso voluta. Infatti l’edificio era stato pensato come supermercato.

Al piano interrato sono previsti locali tecnici, magazzini e un garage per auto di servizio e pulmini; al piano terra e al primo piano un centro diurno sociopedagogico per 32 utenti, una stanza per la terapia, una mensa, uffici e locali di servizio. Al secondo piano invece sono previste due residenze da sei persone, dotate di stanze singole con bagno, cucina abitabile, soggiorno e sala televisione. Per ogni alloggio è predisposto uno spazio dedicato all’operatore, con ufficio, stanza da letto e bagno. Le due residenze avranno uno spazio comune con un bagno assistito, una lavanderia, un guardaroba e un deposito dell’attrezzatura.













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