Alpini, Durnwalder attacca il Comune

«Stanno sottovalutando i problemi». La replica: «Tutto sotto controllo»


Marco Rizza


BOLZANO. Scintille tra Provincia e Comune sull'adunata nazionale degli alpini. La prima frecciata è arrivata da Durnwalder: «Mi sembra che il Comune sottovaluti l'impatto che 400 mila persone possono avere sulla città». Replica Spagnolli: «Finalmente Durnwalder si interessa della sfilata. Comunque è tutto sotto controllo».

Nelle scorse settimane il Comitato organizzatore ha incontrato funzionari provinciali e la Protezione civile della Provincia per preparare la grande adunata nazionale di maggio: ma sempre senza il crisma dell'ufficialità. La Provincia è presente nel Comitato (col vicepresidente Tommasini e l'assessore Mussner) ma mancava la formalizzazione della partecipazione anche della Protezione civile e del 118, cioè del braccio operativo di palazzo Widmann. Ieri ne ha discusso la giunta e questa formalizzazione è arrivata, ma Durnwalder non ha risparmiato una critica al Comune: «Ho l'impressione che il Comune di Bolzano sottovaluti la portata dell'adunata degli alpini per quanto riguarda gli aspetti di protezione civile, viabilità, trasporti e sanità», ha attaccato.

E ha aggiunto: «Secondo le stime sono attese fino a 400 mila persone e tutto deve essere preparato per tempo. Vogliamo fare una bella figura, certamente non mi farò poi dare la colpa per un eventuale malfunzionamento dell'organizzazione». E ancora: «La Provincia farà la sua parte ma il Comune capoluogo deve garantire un adeguato coordinamento e muoversi con determinazione».

La «parte» che spetta alla Provincia è soprattutto quella relativa alla Protezione civile e il presidente ha sottolineato che la presenza in città di una tale massa di persone comporta problemi rilevanti e la necessità di prevedere interventi in vari settori: «Per esempio l'ospedale dovrà essere pronto ad affrontare ogni emergenza - ha detto Durnwalder -, e poi serve un piano dettagliato per per mettere a disposizione strutture ricettive e per garantire il servizio nei settori della sicurezza, della logistica, dei trasporti, dei parcheggi, dei servizi igienici».

La Provincia, ha concluso, «metterà in campo l'esperienza e le strutture della Protezione Civile, della Croce Bianca e della Croce Rossa e quanto richiesto. La Protezione civile terrà un vertice con tutti gli uffici provinciali competenti per poi interpellare il Comune e muovere passi concreti, così da coordinare al massimo i servizi di Bolzano con quelli della Provincia».

La replica del Comune non si è fatta attendere, ma il sindaco Spagnolli preferisce buttarla sull'ironia: «Ho piacere che il presidente si prenda a cuore spontaneamente le sorti dell'adunata - ribatte -, perché finora era rimasto un po' alla finestra e non aveva fatto mostra di prendersi carico delle cose di cui la Provincia, e non noi, ha competenza, a partire dalla Protezione civile. Confido che le sue parole abbiano come conseguenza il via libera per gli uffici provinciali coinvolti nell'organizzazione (mobilità, protezione civile, ecc...). In ogni caso d'ora in poi curerò personalmente che il Comitato organizzatore comunichi in modo chiaro i passi avanti che vengono fatti soprattutto sul piano logistico». Nel merito, poi, «vorrei tranquillizzare Durnwalder: il Comitato è molto efficiente, ha organizzato adunate nazionali in città molto più piccole di Bolzano. È tutto sotto controllo».

E Tommasini getta acqua sul fuoco: «Durnwalder ha invitato alla collaborazione tra istituzioni, e questo è positivo. Sta aumentando in tutti la consapevolezza di quanto sarà importante l'evento». Intanto al nuovo soggiorno alpino di Costalovara i presidenti delle 81 sezioni italiane e i 25 consiglieri nazionali dell'Ana si sono ritrovati per la riunione dei presidenti e il Direttivo nazionale.

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