Alpini, già esposti migliaia di tricolori

Imbandierate le strade dove si terrà la sfilata. Vessilli e poster anche nei negozi


Davide Pasquali


BOLZANO. Migliaia di mini bandiere tricolori, a quattro settimane dall'adunata. Tecnicamente si chiama imbandieramento. È iniziato due giorni or sono. Troppo tardi, secondo diversi «veci» alpini bolzanini, abituati a organizzarsi per tempo. Troppo presto, come ritiene invece la Südtiroler Freiheit; ieri, con Roland Lang, ha ufficialmente chiesto che vengano immediatamente rimosse perché sarebbero in palese contrasto con i dettami del codice della strada. Questioni di sicurezza, si sostiene... SFILAMENTO. L'imbandieramento, ossia l'esposizione di bandiere tricolori, per ora è stato operato lungo il percorso di quello che nel gergo tecnico militare viene chiamato sfilamento («La sfilata - spiegano gli alpini - la fanno le modelle in passerella...»). Centinaia e centinaia di tricolori, appesi a decine di festoni sospesi sopra via Milano, via Torino, via Roma, corso Italia (dove, per tendere i tiranti, si sono sfruttati gli storici lampioni di cemento). Si proseguirà nei prossimi giorni. Per intanto i volontari alpini - gente che durante la settimana lavora e quindi ha tempo solo nei weekend - si sono portati avanti con le bandiere. Ma il lavoro da fare è ancora tantissimo. Per allestire le aree attendamento, gli alloggi collettivi. Altre bandiere tricolori, sotto forma canonica e non, sono cominciate a comparire nei rioni italiani lungo le vie dove si sfilerà. Il top, per ora, in via Torino, laterali comprese. L'edificio più imbandierato si trova in via Aosta. Accanto ai tricolori anche dei mini gonfaloni del comune di Bolzano. E pure una bandiera della marina militare italiana, con gli stemmi delle repubbliche marinare. La bandiera più estesa è stata esposta fra un'enoteca, con vetrina addobbata grazie ai poster dell'adunata, e una macelleria. Ma se qualcuno ne volesse esporre una ancora più grande, una merceria poco più avanti vende tricolori a metraggio: bandiera alta un metro e quaranta, lunga quanto si vuole. In vetrina anche gomitoli di lana tricolori, gagliardetti, spillette. Più avanti, al panificio hanno esposto dei pani speciali a forma di cappello alpino. Per ora solo per bellezza, ma il giorno dell'adunata li si venderà. Ancora oltre, i negozi espongono i poster dell'adunata distribuiti da Confesercenti, piccoli e grandi. Un negozio di abbigliamento ha allestito una vetrina tricolore, con manichino imbandierato e felpe appaiate: rosse, bianche e verdi. Il massimo, per compredere il fenomeno alpino, sono le vetrine del supermercato cinese in cima a via Torino. Anche lì, tricolori. Perché l'attesa è grande, i clienti apprezzano e poi - diciamocelo - come pensavano i romani, pecunia non olet. Ossia, il denaro mica puzza.













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