Alpini, la banda di Gries costretta a «chiudere»

Ieri l’assemblea del Gruppo: «Mancano musicisti, speriamo di poterla rimettere in piedi entro un anno». All’Adunata nazionale con la Musikkapelle di Marlengo


di Alan Conti


BOLZANO. Dopo 35 anni gli strumenti della banda musicale del Gruppo Alpini di Gries smetteranno di suonare. Non ci sono, stavolta, problemi di soldi nè di organizzazione: semplicemente mancano persone, più e meno giovani, disposte a portare avanti questa pluriennale e gloriosa tradizione.

Ufficialmente nulla è perduto perché ieri l’assemblea dei 55 soci del Gruppo, riuniti in una sala della parrocchia Tre Santi, ha semplicemente deciso di prendere una (lunga) pausa di riflessione. Un anno di stop per vedere di rastrellare nuova passione che si traduce, soprattutto, in nuovi musicanti. «Non ne servirebbero molti in realtà. Diciamo che con sette nuovi componenti potremmo già pensare di continuare questa magnifica esperienza» spiega Mauro Vecchiati. In dodici mesi, insomma, va scovata qualche nuova leva per evitare che il silenzio non sia un canto. Del cigno. «Noi mettiamo a disposizione la sala prove della scuola primaria San Filippo Neri e ci terremmo tanto a rilanciare questo progetto senza perderlo per strada. Per farlo, però, c’è bisogno di interesse e partecipazione. Speriamo di affrontare e superare questo momento complicato».

La questione è delicata perché la banda del Gruppo Gries, oltre ad avere una storia di rilievo è anche l’unica del suo genere nel panorama provinciale. L’intera sezione altoatesina, insomma, si trova davanti a un vuoto consistente. Una mancanza che già comincia a farsi rumorosa in vista della prossima Adunata nazionale in programma ad Asti, in provincia di Torino, il 13, 14 e 15 maggio prossimi. Mancando il ritmo italiano ad accompagnare i nostri Alpini ci sarà la Musikkapelle di Marlengo. «Si sono offerti loro e le penne nere sono ovviamente aperte a tutti - sottolinea Vecchiati - in ogni momento. In un anno in cui ci troviamo scoperti è l’unica soluzione».

Al raduno più importante dell’anno, almeno per le penne nere altoatesine, la musica sarà garantita solamente grazie ad una banda di madrelingua tedesca. Per molti c’è anche un pizzico di malinconia.

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