Alto Adige, 7.500 persone schiave del gioco d'azzardo
Gioco d'azzardo in provincia di Bolzano, indagine dell'Astat: scoperto il 4,1% di giocatori eccessivi
Il gioco patologico colpisce tra 3600 e 7500 persone, più 12 mila giocatori problematici
BOLZANO. I giocatori patologici di gioco d'azzardo in Alto Adige sono un numero compreso tra le 3.600 e le 7.500 persone, pari ad un intervallo compreso tra l’1,3% e l’1,8% della popolazione. Sommando a questi altri 12.000 giocatori definiti “problematici” si arriva complessivamente ad una percentuale estimata al 4,1% di giocatori eccessivi.
Sono questi i risultati di una indagine dell'Astat effettuata online ed al telefono su 5000 persone con un totale effettivo di 2305 questionari validi (pari al 49%). I dati sono stati presentati a Palazzo Widmann dall’assessora provinciale alla sanità ed alle politiche sociali, Martha Stocker, dal direttore dell’Astat, Fabio Bonifaccio, dai collaboratori scientifici, Stefano Lombaro e Francesco Gosetti, Christa Ladurner, del Forum prevenzione, Bettina Meraner, vice primario del Servizio dipendenze Sert di Bolzano ed Helmut Zingerle, direttore del Centro terapeutico di Bad Bachgart.
Per quanto riguarda le possibili soluzioni, in primo luogo è importante, secondo l’assessora Stocker, intervenire nel campo della prevenzione a tutti i livelli, in secondo luogo vi è il trattamento delle dipendenze sia in strutture ambulatoriali che ospedaliere ed infine la Provincia ha deciso di intervenire in maniera incisiva sotto il profilo dei divieti ampliando progressivamente le zone in cui non è possibile aprire sale giochi o proibendo l’installazione delle cosiddette “macchinette mangiasoldi” nei bar e nelle tabaccherie.