Alto Adige: chiuso su Facebook il gruppo xenofobo, apre quello antirazzista

Raccolte 1.700 adesioni "per controbilanciare l'intolleranza e il populismo". Indaga la procura



BOLZANO. Ha raccolto 1.700 adesioni in solo due giorni un gruppo antirazzista, fondato da alcuni giovani altoatesini su Facebook come risposta a quello xenofobo che proponeva di infilare gli stranieri ''nella spazzatura'' e mandare ''il conto delle pallottole'' per la loro fucilazioni in Albania.

E' stato così registrato praticamente lo stesso numero di 'fan' che aveva il gruppo razzista che nel frattempo è sparito da Facebook.

''L'intolleranza e il populismo - si legge nella presentazione del gruppo antixenofobo ''Buendnis gegen Rassismus'' - non potranno mai prevalere sulla nostra ragione. Questo gruppo è stato fondato per controbilanciare il gruppo ''Einwanderungsstopp in Suedtirol''.

Ciò che molti utenti scrivono nel gruppo in questione è vegognoso, antistorico e incompatibile con il 21/o secolo''.

La procura di Bolzano intanto ha aperto un fascicolo contro il gruppo altoatesino xenofobo nato su Facebook. L'ipotesi di reato è di creazione di gruppi che istigano all'odio razziale.

L'inchiesta, coordinata dal procuratore Guido Rispoli, è stata avviata dopo una segnalazione dei carabinieri. In una prima fase gli inquirenti intendono risalire al fondatore e agli amministratori del gruppo.

Per il momento si indaga contro ignoti. Nel pomeriggio il gruppo ''Einwanderungsstopp in Suedtirol'' (Stop all'immigrazione in Alto Adige) è stato cancellato da Facebook. Dall'uscita di un articolo sul quotidiano Tageszeitung, due giorni fa, il gruppo era stato invaso da persone di orientamento pro-immigrazione e antirazzista.













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