Alto Adige: l'occupazione cresce in tutti i settori

In provincia agricoltura e turismo trainano la ripresa, recupera anche l'edilizia


Mirco Marchiodi


BOLZANO. Dal mercato del lavoro arriva un forte segnale di ripresa. A ottobre tutti i settori hanno segnato un aumento dell'occupazione, anche quelli che finora erano stati più in difficoltà come l'edilizia. Al contrario, scende il ricorso alla cassa integrazione. Si confermano così le previsioni improntate all'ottimismo di imprenditori e tecnici, anche se tutti concordano nel frenare gli entusiasmi: «I livelli pre-crisi sono ancora lontani».
CRESCE L'OCCUPAZIONE A ottobre i lavoratori dipendenti in Alto Adige erano 205.707, il 3,6% in più rispetto a un anno fa. Ma la notizia che emerge dai dati pubblicati dall'osservatorio del mercato del lavoro è un'altra: per la prima volta nel 2010 non sono più solo agricoltura e turismo a far crescere l'occupazione («i settori che tradizionalmente fanno più ricorso ai lavoratori che arrivano da fuori provincia», come sottolinea il segretario della Cisl Michele Buonerba) ma l'aumento è generalizzato. «Dopo tanto tempo - è la certificazione che arriva anche dal segretario provinciale della Uil Toni Serafini - sono in crescita tutti i settori».
Accanto ai comparti economici che anche durante la crisi hanno continuato a crescere - si tratta in particolare dell'agricoltura, che rispetto a un anno fa sfiora un aumento del 20% a livello occupazionale, e del turismo che invece mette a segno un più 7,7% - sembrano essersi rimessi in moto anche l'industria e l'artigianato. Il comparto manifatturiero conferma i segnali positivi delle ultime settimane: bene soprattutto l'industria (il numero di occupati cresce del 2,6% rispetto a un anno fa), ma anche l'artigianato torna a far segnare numeri positivi. Sostanzialmente stabile l'occupazione nel settore pubblico (i dipendenti comunali, provinciali e statali superano quota 54 mila, lo 0,9% in più rispetto a un anno fa), ancora una volta buona la performance dei servizi (+2,2%).
L'EDILIZIA CAMBIA PASSO Il settore delle costruzioni è quello che ha più sofferto durante la crisi. Le difficoltà non sono finite, ma i dati dell'osservatorio del lavoro indicano che il peggio è alle spalle. Dopo mesi di calo ininterrotto, torna ad aumentare il numero di occupati: l'incremento è minimo, ma segna un'inversione di tendenza importante. I costruttori del settore industriale a ottobre occupavano 8.028 dipendenti, lo 0,9% in più rispetto a un anno fa, e lo stesso aumento viene registrato anche per le imprese edilizie dell'artigianato. Ora si spera che l'aumento dell'occupazione si rifletta anche sulle ore lavorate: gli ultimi dati disponibili sono quelli riferiti a settembre e presentano un calo dell'8% rispetto al 2009, ma la tendenza a ottobre dovrebbe tornare a invertirsi.
CALA IL RICORSO ALLA CIG Dalla Uil arrivano gli ultimi dati sul ricorso alla cassa integrazione. «Segnali positivi anche da questo punto di vista, sembra proprio che la nostra economia si stia riprendendo», commenta Serafini. Le ore autorizzate a ottobre sono state poco meno di 106 mila, 65.545 per la Cig ordinaria e 40.203 per quella straordinaria. «Mentre dodici regioni italiane hanno mostrato un aumento di ore autorizzate - spiega Serafini - Bolzano è la realtà territoriale che mostra la riduzione più alta con un meno 90,9%».
Aumenta invece il ricorso alla cassa integrazione in deroga, soprattutto nell'industria, ma si tratta di un dato fisiologico, riconducibile al fatto che molte imprese hanno esaurito le ore disponibili di cassa integrazione ordinaria e straordinaria. «In generale - chiude il segretario della Uil - si può dedurre che la situazione nella nostra provincia è in netto miglioramento. Di questo clima positivo stanno risentendo tutti i settori, segno che l'economia sta tornando a crescere nel suo complesso». Ragionamento confermato anche dal minor numero di disoccupati: risultano senza lavoro 8.364 persone (di cui 2.168 iscritte nelle liste di mobilità), l'1,4% in meno rispetto a un anno fa.

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