BOLZANO

Alto Adige, raddoppiati i minori che si drogano

In sei anni siamo passati da 69 a 145 ragazzi coinvolti. Un quindicenne è stato fermato di recente con 3 etti di marijuana


di Massimiliano Bona


BOLZANO. Nel 2010 i ragazzi altoatesini segnalati per droga alla Procura dei Minori sono stati 69 mentre a fine 2016 il numero è più che raddoppiato salendo addirittura a quota 145. Cifre oggettivamente preoccupanti che ci aiutano a capire come due o tre volte alla settimana la Procura altoatesina si debba confrontare con casi di dipendenza o di consumo più e meno seri.

In questa cifra c'è tutto, dalle droghe pesanti a quelle sintetiche (le classiche pasticche molto richieste in discoteca da chi cerca lo sballo a tutti i costi), dalla marijuana all’hashish fino all’eroina caramellata. E i ragazzi sono più consumatori che spacciatori, anche se non mancano le eccezioni.

La scorsa settimana, ad esempio, in Val d'Isarco è stato fermato un quindicenne con 300 grammi di marijuana e a suo carico è stata adottata una misura cautelare penale. Il giovane spacciava, probabilmente, piccole dosi tra i coetanei per finanziarsi il consumo. Ora dovrà trascorrere obbligatoriamente un periodo - imposto dal giudice - in una comunità terapeutica. Solitamente si tratta di uno o due mesi. L'intento è quello di cercare di far capire a questi ragazzi che la strada imboccata, oltre che sbagliata, rischia di avere conseguenze pesanti anche nel lungo periodo. Sia sulla salute che sugli equilibri familiari.

Dati in costante crescita. Le cifre fornite dalla Procura dei minori sono in lento ma costante (e preoccupante) aumento. Nel 2010 le segnalazioni erano 60 con 69 minori coinvolti, nel 2011 e nel 2012 questa cifra è rimasta più o meno stabile con 53 e 50 segnalazioni, nel 2013 siamo passati a 87, nel 2014 a 82, nel 2015 è stata toccata per la prima volta quota 100, mentre nel 2016 c'è stata un'ulteriore crescita del 30 per cento con 129 segnalazioni e 145 minori coinvolti.

Nella maggior parte dei casi si tratta di illeciti amministrativi che vedono coinvolti adolescenti che consumano, più o meno regolarmente, hashish e marijuana ma ci sono 15 ragazzi che lo scorso anno sono stati messi in relazione al consumo di sostanze pesanti.

L’ultima «moda» è la brown sugar. Tra quelle che vanno per la maggiore c'è l'eroina da fumare. Sul mercato si trova, a 80 euro al grammo, soprattutto quella dolce e caramellata, la cosiddetta "brown sugar" pensata soprattutto per i ragazzi.

Il recupero dei ragazzi coinvolti. «Solitamente - spiega Antonella Fava, responsabile della Procura dei minori - scatta la segnalazione al Sert della zona di residenza. Viene fatto un tentativo per convocare i minori e i genitori ma non sempre l'invito viene accolto positivamente». Si attiva anche il Commissariato del Governo. E se c'è un seguito penale vengono previsti dei colloqui obbligatori con il Sert, il servizio per le tossicodipendenze.

A Bolzano e Merano, ad esempio, c'è il servizio Step-Exit con accertamenti periodici anche sulle urine, per capire se i ragazzi coinvolti hanno smesso o meno. «La situazione per diversi giovani è seria, anche in relazione all’età, e va monitorata attentamente», sottolinea Antonella Fava.

L’inchiesta. Questi, tra l'altro, sono solamente i dati ufficiali, a cui bisogna aggiungere i molti ragazzi che purtroppo sfuggono i controlli. Secondo le forze dell'ordine non siamo lontani dall'affermare che almeno un minorenne al giorno in Alto Adige si droga e viene in contatto con sostanze più e meno pericolose, che possono generare dipendenza. Nel frattempo la squadra mobile sta continuando ad indagare e conta di stroncare a breve la rete dei pusher che si rivolge prevalentemente al mercato dei ragazzi. L'inchiesta, lo ricordiamo, era partita dalla morte di Aymen, il ragazzo marocchino che frequentava una scuola professionale a Bolzano, trovato morto nel sottoscala di un garage di via Brennero.

 













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