BOLZANO. L'Alto Adige come regione modello per la mobilità alpina sostenibile. Obiettivo che si sono poste varie organizzazioni altoatesine del settore riunite sotto la coordinazione della BLS (Business Location Südtirol - Alto Adige), società per il marketing territoriale.

A Castel Flavon, i principali attori della “Green Mobility”, logo del progetto, si sono confrontati per sviluppare nuove idee, aggiornarsi sulle ultime novità e soprattutto instaurare una collaborazione.

Dipartimento provinciale alla mobilità, EURAC, TIS innovation park, Ökoinstitut Südtirol/Alto Adige, centro per l’idrogeno IIT, Alto Adige Marketing SMG e Car Sharing Südtirol Alto Adige: sono molte le organizzazioni impegnate nell'iniziativa e che, quest'anno per la seconda volta hanno partecipato all'incontro destinato a diventare un appuntamento fisso. Entro il 2018, infatti, si prevede l’implementazione della mobilità ciclabile ed elettrica e il miglioramento della mobilità intermodale.

Su incarico della BLS, il Fraunhofer Institut ha redatto la Roadmap Smart Alpine Mobility, un documento inteso come guida strategica per la realizzazione dell'obiettivo. “Abbiamo individuato nove misure che hanno alta priorità. Nell’arco di tre anni dovremmo avere una rete di almeno 30 stazioni di ricarica elettrica veloce per veicoli elettrici, tra cinque dovranno circolare in Alto Adige 1.000 auto elettriche e verrà selezionato un Comune che avrà ruolo di pioniere in materia “Green Mobility” spiega Harald Reiterer, coordinatore provinciale “Green Mobility” alla BLS.

Da non dimenticare poi altre iniziative come il cicloconcorso “L’Alto Adige pedala”, la flotta di auto elettriche del Car Sharing Südtirol Alto Adige e l’avvio di uno studio di fattibilità di un progetto pilota di Bike Sharing a Merano. Tra i tanti obiettivi c'è inoltre quello di sensibilizzare le aziende locali in materia di mobilità sostenibile.

Tema centrale anche per il turismo, fondamentale per rendere la nostra regione una tra le destinazioni più desiderate.