BOLZANO. «Eva Klotz è isolata, la smetta di giocare col principio dell'autodeterminazione: la strada maestra è quella dell'autonomia e della convivenza». Così l'Obmann Svp che a Frattini dice: «Dia segnali concreti anche sui monumenti d'epoca fascista». Richard Theiner posiziona il suo partito «fuori dai blocchi», anche «se è nell'interesse della Stella alpina un normale rapporto istituzionale tra Bolzano e Roma».

Come giudica l'Obmann della Svp la nuova campagna per l'autodeterminazione avviata da Eva Klotz?

«Il mio partito è una forza politica che si batte per l'autonomia e la convivenza e credo che la stragrande maggioranza dgli altoatesini siano dello stesso avviso. Se come principio quello dell'autodecisione è irrinunciabile, non si può giocare come sta facendo il movimento della Klotz, perché Südtiroler Freiheit fa solo danni alla stessa autodeterminazione».

Lei in passato ha ritenuto che il principio dell'autodeterminazione potesse essere un obiettivo anche per i sudtirolesi. È ancora dello stesso avviso?

«In certe condizioni diventa addirittura inevitabile, ma adesso queste condizioni in Alto Adige non ci sono».

E allora qual'è il traguardo per il partito di raccolta?

«Ottenere sempre più competenze e indipendenza».

Solo che alla fine il potere resta in capo alla Provincia, restia a delegarlo ai comuni. Non pensa che la guerra Sel-Ae sia un esempio al riguardo?

«Vedrà che alla fine si troverà un accordo sull'energia, ma vorrei rimarcare come in questa fase storica anche il gruppo linguistico italiano si stia rendendo sempre più conto che l'autonomia è un vantaggio per tutti».

Il ministro Frattini ha attaccato sul nostro giornale quelli che ha definito gli estremisti come la Klotz, invitando la Svp a isolarli.

«La Klotz sbaglia e alla fine danneggia anche il gruppo tedesco, ma non possiamo impedire che faccia propaganda per le sue idee. Secondo me basta ignorarle per fare in modo che perdano di peso».

Sempre Frattini giudica ormai avviato il dialogo tra Pdl e Svp. Cambieranno le alleanze?

«Restiamo fermi al nostro "blockfrei", anche se normali rapporti istituzionali tra la Provincia e il governo sono nel nostro interesse».

Le pare che il centrodestra italiano stia lavorando per la convivenza?

«Il governo potrebbe fare di più, ad esempio con un intervento sui monumenti d'epoca fascista».

E' stato presentato un libro di storia comune per le scuole dei 3 gruppi linguistici. Come giudica l'iniziativa?

«Era molto attesa e dovrebbe aiutare sulla strada della convivenza».

Il gruppo italiano sta facendo da anni di tutto affinché le giovani generazioni sappiano la lingua tedesca. Ne è consapevole?

«Sì e tutte le scelte per imparare meglio il tedesco a scuola sono ben accette, purché non ledano l'art.19 dello Statuto».

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