Altoatesini “popolo green” Il 90% non spreca energia

La ricerca dell’Astat: c’è una diffusa sensibilità nei confronti dell’ambiente Il traffico il pericolo più sentito, l’83% differenzia sempre sia vetro sia carta


di Alan Conti


BOLZANO. Gli altoatesini sono amici dell'ambiente. Certo, periodicamente si registrano maleducazioni nella gestione dei rifiuti, ma la maggior parte della popolazione è attenta, eccome, ai temi del rispetto del verde e di quanto la circonda.

Lo assicura l'Astat in una recente ricerca realizzata in occasione dell Giornata Mondiale per l'Ambiente.

Un modo per godere sempre e a lungo di uno dei punti di forza del territorio: il verde.

Come spesso capita è tutta questione di abitudine e i dati dell'Istituto di statistica provinciale lo confermano. Il 91,5% degli altoatesini, per dire, presta attenzione a non sprecare energia elettrica, mentre l'87% presta stessa identica attenzione con l'acqua. “Facile quando si hanno riflessi diretti in bolletta” verrebbe da dire, ma non tutto è legato al risparmio economico e, nel caso, non sarebbe nemmeno grave un incentivo legato a una motivazione in più. Nessuno, però, ti viene a colpire il portafoglio se si butta una carta per terra eppure solo il 4,3% della popolazione lo fa. Il resto cerca un cestino come riflesso naturale. Poco importa non siano più moltissimi dopo la rivoluzione del bidoncino. L'attenzione ambientale, comunque, si evidenzia anche al supermercato dove il 68,4% dei residenti in provincia ammette di preferire e acquistare prodotti locali: pochi chilometri di spostamento, meno impatto. Il 62,7% legge tutte le etichette, anche nella fretta con cui si fa spesso la spesa. I due problemi maggiormente sentiti, invece, riconducono in qualche modo agli atteggiamenti virtuosi: il 40%, infatti, teme i cambiamenti climatici mentre il 39,1% ha paura dell'inquinamento dell'aria. La criticità più evidente, invece, è il traffico indicato come un problema serio nel 29,5% delle zone altoatesine. Qui, però, si innesta anche un disagio di vita quotidiana.

Uno degli aspetti più direttamente collegati a questa sensibilità è la raccolta differenziata, tema sempre caldo alle latitudini del capoluogo considerando che il 31,2% indica la produzione e lo smaltimento come problema preoccupante. Anche qui orientamento incoraggiante con l'83,4% che conferma di differenziare il vetro, l'83,2% per la carta, il 76,5% le lattine in alluminio, il 74% i contenitori in plastica per liquidi, il 72,4% i rifiuti organici. Male le batterie usate (53,7%) e i farmaci (47,7%) con il problema di trovare i contenitori adatti sul territorio. Solo il 30%, infatti, considera facilmente raggiungibili i bidoni specifici per i medicinali.

Curiosa, infine, l'indicazione sul pungolo psicologico che spinge a differenziare. Il 60,9% delle famiglie altoatesine si applicherebbe ancora di più se potesse godere di agevolazioni fiscali, il 51,2% chiede maggiori garanzie sull'effettivo riciclo dei rifiuti separati e solo il 30% indica come stimolo la presenza dei contenitori nelle vicinanze.

Tra le criticità avvertite dalla gente, infine, oltre al traffico spiccano l’inquinamento dell’aria per il 27,5%, il rumore per il 23,4%, la sporcizia nelle strade al 19,5% e gli odori sgradevoli all’11,4%.

Naturalmente traffico e inquinamento sono aspetti più sentiti nelle zone urbane, mentre i cattivi odori sono problema più comune nelle aree rurali.

La reattività, però, è quello che conta e gli altoatesini hanno dimostrato di averla.

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