Anche Ortisei contro l'hotel 7 stelle

Il sindaco Moroder: ««Non sono affari miei, ma io ad Ortisei non vorrei un hotel a 7 stelle. Non incentiva il turismo né crea posti di lavoro»


M. Di Giangiacomo


ORTISEI. «Non sono affari miei, ma io ad Ortisei non vorrei un hotel a 7 stelle». Lo ha detto il sindaco Ewald Moroder nel corso dell'assemblea pubblica organizzata nei giorni scorsi per presentare i risultati di un anno di azione amministrativa. «Non sono abituato a farmi gli affari dei miei colleghi - chiarisce subito il sindaco Moroder -, ma mi è stata fatta una domanda sul 7 stelle ed ho ritenuto opportuno rispondere. Detto questo, a Ortisei non vorrei assolutamente un hotel di quel genere. Per motivi logistici: sappiamo tutti che per costruirlo e gestirlo servirà una strada. Perché la società che lo vuole costruire ha sede in Lussemburgo: oggi sì sa chi c'è dietro, domani chissà. Quello, peraltro, è il posto sbagliato per costruire un albergo, perché per buona parte dell'inverno non batte il sole. Io non penso che l'hotel 7 stelle possa incentivare il turismo gardenese: noi abbiamo una clientela di fascia media o medio-alta che, di fronte a strutture di quel genere, potrebbe addirittura spaventarsi. St. Moritz, dove ci sono esercizi analoghi, ha avuto un calo dei pernottamenti del 12%. E non credo - conclude Moroder - che porterebbe posti di lavoro alla Val Gardena, né in fase di costruzione né successivamente».

In apertura, il sindaco aveva sottolineato i risultati più importanti di questo primo anno di amministrazione. «Tra questi - spiega - c'è sicuramente la casa per portatori di handicap e disabili, un progetto da 5 milioni e 100 mila euro portato avanti dal Comune assieme alla Comunità comprensoriale, che abbiamo inaugurato a giugno dell'anno scorso. Poi ovviamente l'operazione sull'Alpe di Rasciesa, con canalizzazione di acque bianche ed acque nere, l'acqua potabile e la rete elettrica per il rifiugo ed il rifugio stesso, la cui inaugurazione è fissata per il 2 luglio. Un progetto da 1 milione 900 mila euro sviluppato parallelamente a quello del trentino, che però è privato. Ancora, tutti i lavori di preparazione per il risanamento della vecchia scuola elementare, per la quale sono già stati stanziati 3 milioni e 300 mila euro. E ancora abbiamo aperto il cantiere del primo lotto della ciclabile, da Roncadizza alle porte del paese, senza contare tanti piccoli lavori fatti in paese. Sono fiero - dice Moroder - di quanto abbiamo fatto per ridurre l'indebitamento del Comune, che nel 2005 era di 14 milioni e 300 mila euro ed oggi è di soli 8 milioni e 500 mila euro, anche perché lo abbiamo fatto senza rinunciare ai progetti più importanti».

L'assemblea di Ortisei è stata anche l'occasione di parlare di temi che vanno oltre l'interesse specifico del Comune di Ortisei. Ad esempio, quello della regolamentazione del traffico sui passi dolomitici. «Noi ad Ortisei attendiamo la circonvallazione e, a livello di valle, spingiamo per la realizzazione del progetto del trenino: nonostante presenti dei costi enormi, riteniamo che sia realistico e molto interessante non solo dal punto di vista ambientale, ma anche per l'attrattività turistica. Per l'immediato bisogna comunque trovare una soluzione per ridurre il traffico, specie sui passi. La mia idea è quella della chiusura per un certo numero di ore e, in occasione dell'assemblea, ho potuto verificare che la stragrande maggioranza del paese è d'accordo. A questo punto, io proporrei una settimana di prova, dal Sellaronda Bike Day alla Maratona dles Dolomites, dalle 9.30 alle 15. Non so se sarà possibile farlo già quest'anno (le date sarebbero quelle dal 3 al 10 luglio, ndr), perché servono moltissime autorizzazioni, al più tardi si potrebbe fare l'anno prossimo. È anche un segnale per l'Unesco: abbiamo questo riconoscimento, cerchiamo di meritarcelo».

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