Autobus

Ancora autisti sorpresi al cellulare «Guidava il bus con un video aperto»

Tre conducenti pizzicati con i dispositivi in mano durante la corsa. Il testimone: «Ha frenato di colpo per evitare un ciclista»


Maddalena Ansaloni


BOLZANO. Autisti dell'autobus alla guida con il telefonino, aumentano le segnalazioni. I provvedimenti di Sasa, società molto severa verso questi comportamenti, non sembrano bastare ad invertire il fenomeno. Un giovane altoatesino non ci sta, e da mesi denuncia ogni singolo episodio. «Tra settembre e ottobre è successo già tre volte», lamenta il ragazzo. Il caso più grave è accaduto a San Giacomo dove, all'altezza dell'incrocio con via Thaler, i passeggeri sono stati bruscamente scossi da un colpo. «L'autista è passato con l'arancione e ha dovuto attivare il freno di emergenza per evitare un ciclista che stava attraversando la strada», racconta il testimone. «Sull'autobus c'erano anche degli anziani, e ci siamo spaventati tutti. Mi sono lamentato con il conducente e lui mi ha risposto di stare zitto. A quel punto mi sono arrabbiato, ho chiesto di ripetere e mi ha ribadito di chiudere la bocca. Quando mi sono avvicinato ho visto che cercava di nascondere il telefonino con un video youtube». Nel giro di pochi giorni, domenica 22 e lunedì 23 ottobre, si sono verificati altri due episodi, entrambi sulla linea 120. La dinamica è la stessa: i due autisti parlavano tranquillamente al cellulare durante la corsa, senza preoccuparsi dei passeggeri che assistevano alla scena. Nella foto, scattata dallo specchietto retrovisore, si vede uno dei due conducenti sterzare con una mano e con l'altra tenere il telefono all'orecchio. «L'altro autista ha avuto almeno la decenza di utilizzare gli auricolari», accusa il giovane, che dichiara di aver già segnalato tutto a Sasa, «Mi hanno risposto che prenderanno provvedimenti». Ma, aggiunge: «Non so quanto i loro dipendenti siano spaventati. L'autista che telefonava con gli auricolari, cosa che sarebbe vietata da Sasa, se non per lo stretto necessario, ha comunque preso in mano il telefono per selezionare il contatto. Parlava con l'amministrazione perché gli fossero accreditati i minuti di lavoro in più. Spero che gli uffici sapessero che la telefonata veniva fatta durante il turno», prosegue il testimone, che conclude: «A preoccuparmi è soprattutto il menefreghismo nei confronti di una regola di sicurezza così importante. I responsabili spesso non si fanno nemmeno problemi a farsi notare dai passeggeri».

La risposta di Sasa

La questione della sicurezza sugli autobus è nel mirino ormai da mesi. Aumentano gli episodi di violenza: l'ultimo martedì, quando un anziano è stato preso a calci e pugni da un altro passeggero sulla linea 10B. Per tutelare la sicurezza dei passeggeri e degli autisti, Sasa ha istituito una task force che a rotazione sta controllando tutte le corse. «Oltre a segnalare comportamenti violenti da parte dell'utenza, gli operatori delle squadre di controllo si occuperanno di verificare che ci sia un assoluto rispetto delle regole da parte degli autisti», la risposta di Sasa. «Anche per quanto riguarda la comunicazione con l'utenza. Ci teniamo a sottolineare che ogni violazione del codice della strada non è concepita dall'azienda, e ad ogni segnalazione segue un'indagine interna per individuare i responsabili». Per quanto riguarda la piaga dei telefonini, Sasa conferma l'aumento del fenomeno: «Purtroppo è difficile da arginare. Noi facciamo più controlli possibili, sia per il servizio interno e sia per quello dei subappaltatori».













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