Appalti Ipes: varato l'ufficio controlli Riforma corretta dalla Provincia

Due nuovi uffici per la gestione e il controllo degli appalti: è questo il nocciolo della riforma dell'Ipes, varata dal consiglio d'amministrazione con le correzioni volute dalla Provincia dopo la bocciatura della prima delibera fatta dall'istituto a maggio



BOLZANO. Cambia la struttura organizzativa dell’Ipes. Dopo che a maggio la giunta provinciale ha annullato la delibera di riordino dell’Istituto in quanto si riteneva che non rispettasse i criteri fissati, il consiglio d’amministrazione ha approvato la riorganizzazione dell’Ipes che gestisce 12.800 alloggi, 140 milioni di euro (bilancio 2009), 192 dipendenti. «Le integrazioni richieste dalla giunta provinciale - si legge in una nota congiunta dell’assessore all’edilizia Christian Tommasini e del presidente dell’Istituto Albert Pürgstaller - sono state inserite nel provvedimento».
L’INCHIESTA. Lo scandalo che ha portato in carcere il direttore Centro servizi inquilinato Stefano Grando, il suo vice Peter Kritzinger e all’iscrizione nel libro degli indagati di cinque impiegati, ha fatto sì che la riorganizzazione dell’Istituto non fosse più rinviabile. La conferma nelle parole di Pürgstaller: «Gli ultimi avvenimenti, riguardanti la manutenzione ordinaria presso il Centro servizi all’inquilinato, hanno dimostrato che è assolutamente necessario prendere provvedimenti per coordinare al meglio lo svolgimento dei lavori e organizzare nel miglior modo possibile le procedure di controllo all’Istituto. Perciò, già 6 mesi fa, è stata avviata la riorganizzazione della struttura».
IL SERVIZIO APPALTI. Finora all’Ipes gli appalti, da quelli più grandi a quelli più piccoli, venivano banditi dai singoli uffici che assegnavano le gare, seguivano i lavori, liquidavano. Un sistema che, almeno a vedere i risultati dell’inchiesta, lasciava spazio a gravi abusi. L’Ipes, con il varo della riorganizzazione, volta da pagina e riparte proprio dagli appalti. Come? Creando un pool di esperti che curerà tutti gli appalti. In questo modo si garantisce la separazione tra il bando delle gare e l’affidamento dei lavori dall’esecuzione e dai controlli.
I CONTROLLI. Il sistema dei controlli ha dimostrato di non essere sufficientemente efficace, di qui la decisione di istituire un nucleo di valutazione con esperti interni ed esterni che avrà il compito di effettuare i controlli in generale e a campione.
DUE RIPARTIZIONI. La riforma prevede lo sdoppiamento della ripartizione alloggi, inquilinato e finanze. Una si occuperà di alloggi e servizi all’inquilinato, l’altra esclusivamente della parte finanziario-amministrativa. Si punta inoltre a migliorare le sinergie tra ufficio legale, personale, informatica dell’Ipes e Provincia.
IL PERSONALE. La riorganizzazione non prevede aumenti di personale. Sono in corso trattative tra Ipes e Provincia per lo spostamento dei cinque impiegati iscritti nel libro degli indagati in uffici provinciali. Si tratterebbe di uno scambio per altro non facile. Ma l’Ipes ha fretta di chiudere la partita anche perché gli uffici devono essere messi in condizione di tornare a lavorare. Non è escluso che la nuova organizzazione preveda il ripristino della figura del vicedirettore, incarico ricoperto per ultimo da Franco Finato, e poi cancellato. La delibera, approvata dal cda dell’Ipes, viene ora inviata in Provincia per il controllo di legittimità. Subito dopo si passerà alla fase attuativa. Il presidente ha ribadito la volontà lasciare l’incarico entro la fine dell’anno.

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