Appiano: blitz del Comune contro le vie italiane

Sparite nel nuovo stradario Ronco, Crocevia, Madonna del Riposo e Maderneto


Massimiliano Bona


APPIANO. Con l'approvazione - in consiglio comunale - del nuovo stradario sono stati cancellati con un colpo di spugna diversi toponomi italiani (via Ronco, Crocevia, Madonna del Riposo, via Maderneto) e ne sono stati introdotti alcuni palesemente scorretti (piazza Dominicani, Strada Oltradige, Vicolo Fabbro) o dedicati a personaggi quasi esclusivamente del mondo tedesco (l'unica novità per il gruppo etnico di minoranza è via Claudia de' Medici). La contestata delibera è passata a larghissima maggioranza: c'è stata solo l'astensione di Giorgio Dal Prà di Appiano Democratica, mentre Pd e Pdl (assente) non hanno fatto nulla per apportare qualche correttivo o cercare di contenere quantomeno i danni. «L'approvazione è stata frettolosa - spiega Dal Prà - e la giunta non ci ha nemmeno fatto vedere l'elenco completo. La materia va assolutamente ridiscussa in aula». A passare, in toto, è stata la linea della Svp, che presiedeva - con l'assessore Wally Kössler Thaler - una commissione nella quale non c'era un solo italiano. «Ma nessuno, del gruppo linguistico di minoranza, ha voluto entrarci», precisa la Kössler, soddisfatta del lungo lavoro portato a termine. «Per circa 30 anni, in quest'ambito, non si è fatto nulla e ora abbiamo approvato una revisione sostanziale dello stradario». Per quanto attiene i nomi nuovi la commissione si è appoggiata ad alcune associazioni di lingua tedesca, a cui ha sottoposto un elenco di personaggi di spicco, che hanno contribuito a scrivere la storia del paese. È il caso, ad esempio, di Fritz Dellago, sindaco di Appiano nel Dopoguerra, Franz Mayr, pioniere del turismo e dell'economia, Egno von Eppan (resta "Graf" e non "conte" anche nella versione italiana), dell'archeologo Max von Mörl, dello storico Franz Karl Zani, di Maria Teresa d'Austria (resta "Kaiserin" anche in italiano), della pedagoga Johanna Blum, della fondatrice della casa di riposo «Sonnenberg» Alma von Lutz e di Berta Ausserer, che ha insegnato nelle Katakombenschulen durante il fascismo. La via che porta a Caldaro si chiamerà Überetscher Strasse, che nella traduzione italiana diventa "Strada Oltradige" (senza preposizione in mezzo). Per il gruppo di minoranza ha un certo peso, invece, il cambiamento da piazza Alberto Magno a piazza Domenicani, che nello stradario viene erroneamente chiamata "piazza Dominicani". Secondo la Kössler Thaler si è cercato di eliminare alcuni toponimi introdotti da Tolomei e di inserirne di nuovi, più legati al territorio. «Abbiamo puntato sui toponimi realmente utilizzati dalla popolazione». Sì, quella di lingua tedesca. Perché gli italiani hanno imparato ad usare, da decenni, Ronco (come la zona sportiva), Madonna del Riposo, Crocevia o Maderneto. Il sindaco Wilfried Trettl assicura che «saranno corretti gli errori», anche se ammette «di non aver seguito personalmente i lavori, visto che c'era una commissione».

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