L'INTERVISTA Renzo Caramaschi 

Areale Fs, il sindaco «Maggioranza compatta» 

L’accordo di programma. Il primo cittadino prepara il discorso in attesa del voto in consiglio Martedì in aula anche il progettista Boris Podrecca a rispondere alle critiche dei consiglieri



Bolzano. «L’areale ferroviario è troppo importante per il futuro di Bolzano: era ed è il punto più qualificante della consiliatura, perché è la più grande operazione degli ultimi 40 anni». Il sindaco Renzo Caramaschi ieri prima ha guardato la tappa del Tour de France sul Tourmalet, poi si è riletto gli appunti con osservazioni, perplessità, critiche sollevate dai consiglieri durante le due serate dedicate all’illustrazione da parte dei tecnici del progetto di riqualificazione dell’areale ferroviario.

«Domani - spiega - ci sarà il passaggio nella seduta congiunta di commissione urbanistica e lavori pubblici; martedì toccherà alle commissioni patrimonio e mobilità. Martedì sera, in consiglio comunale, ci saranno i progettisti: gli architetti Boris Podrecca e Paolo Desideri, quest’ultimo aveva già illustrato il progetto, nella seduta di mercoledì. Ma voglio che i consiglieri abbiano la possibilità di avere tutti gli approfondimenti di cui hanno bisogno. Quindi mercoledì toccherà a me: sto già preparando l’intervento. Deve essere chiaro a tutti qual è la partita in gioco».

Giovedì il voto.

Sì. Voglio portare a casa la ratifica della dell’Accordo di programma che io ho già firmato con Provincia e Fs. Ma per essere valido c’è bisogno del via libera da parte del consiglio comunale.

Forti perplessità sull’operazione, oltre che dall’opposizione, sono state sollevate dai consiglieri di maggioranza come Baratta e Della Ratta. La maggioranza alla fine sarà compatta?

Lo sarà sicuramente.

Si dice che ci siano già cinque gruppi interessati all’operazione.

Immagino che ci sarà un grande interesse. Stiamo parlando di un’operazione da oltre un miliardo di euro.

Sarà di nuovo Benko.

Probabilmente, viste le dimensioni, sarà un gruppo di investitori che si mettono assieme. E comunque, contrariamente a quanto pensa qualcuno, questa non è un’operazione “tagliata” su misura di Benko, visto che se ne discute dal 2006, quando ancora non si parlava di lui.

Durante la discussione in consiglio è stato evocato l’ex vicesindaco Baur che si è dimesso non condividendo il fatto che l’intera operazione venga affidata ad un unico investitore.

Nel mio intervento spiegherò il motivo di quelle dimissioni. Baur ha le sue idee su quest’operazione che ha seguito per tre anni. Pensava che non sarebbe andata in porto e invece siamo arrivati alla firma. Non poteva votare contro e si è dimesso.

Anche dopo l’ok del consiglio, l’iter sarà ancora lungo.

È come essere arrivati al campo base di un Ottomila. Adesso c’è la salita che ci aspetta.

E lei vorrebbe seguire, nel suo prossimo mandato, l’attuazione del mega progetto.

Che ci sia io o meno non importa. L’importante è che la città vada avanti. A.M.













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