Urbanistica

Aree militari dismesse a Bolzano: l’accordo è ormai vicino 

L’incontro di Repetto (Pd) con il ministro Guerini. Riflettori accesi su alcuni pezzi pregiati: dall’immobile ex Aeronautica in via Novacella all’utilizzo di parte del Circolo militare di presidio, fino ai terreni che si trovano dietro via Resia non lontano dall’incrocio con via Bari 



BOLZANO. Bolzano, a proposito di aree, non vive nell’oro. Per questo, su quelle militari ha messo gli occhi da decenni. Su tre, in particolare: via Novacella, con l’insediamento dell’aeronautica, via Druso, col suo storico circolo di presidio e via Resia, con campi da tennis e immobili. La ragione? Sono inattive. La prima da sempre, le ultime due da poco. Ma chiuse. Sbarrate. Prospettive rispetto ad un loro possibile riutilizzo pubblico? Fino all’altro ieri poche, da ieri molte.

Con questi probabili scenari: 1) via Novacella: è al centro di un accordo di programma tra Provincia e ministero della Difesa con un possibile scambio con l’area aeroportuale di Dobbiaco e da Roma confermano che l’accordo avanza; 2) via Druso: entro quest’anno verrà conclusa la riqualificazione della foresteria, mentre nel 2022 il presidio, per i campi da tennis è alle viste finalmente una gara per la gestione; 3) via Resia: la società in house della Difesa, vale a dire "difesa servizi ", ha programmato la stesura di un protocollo per dare il via ad una manifestazione di interessi per attribuire la gestione o la proprietà dell’area. Questi orizzonti erano in parte delineati, ma l’accelerazione è giunta da un vertice a Roma tra il ministro della Difesa Lorenzo Guerini e Sandro Repetto, consigliere provinciale Pd. Quest’ultimo, impegnato da mesi nel tessere un filo diretto con il dicastero tramite le reti dem nella capitale, ha avuto una conferma diretta dell'avvio di una serie di procedure per accelerare la riconfigurazione dei terreni e degli immobili. «Bolzano - dice l'esponente Pd bolzanino - non soffre solo di una storica carenza di aree edificabili ma anche di lotti da destinare al sociale , per dare respiro alle associazioni e ai gruppi organizzati. Sia sportivi che legati alla cultura».

La vecchia Casa del Soldato di via Druso, oggi circolo unificato di presidio, ne è l’esempio. Nel presidio agivano da tempo circoli impegnati in conferenze e incontri, nei campi da tennis c’era la possibilità per molte associazioni sportive di svolgere attività sociali. Ebbene, sono mesi che tutto questo non è più possibile per via delle necessità di adeguamento della struttura alle nuove esigenze protocollari e di sicurezza. Lo stesso per l’area di via Resia. Su quei terreni alle spalle della strada, erano attivi campi da tennis e un capannone dentro il quale si svolgevano attività ludiche del quartiere, come incontri, corsi e gare di ballo. «La questione - svela Repetto - sta molto a cuore a noi ma pure, ne ho avuto diretta conferma, anche al ministro. E la ragione è che questi lotti davano spazio alle iniziative sopratutto del gruppo italiano che, nel capoluogo, non è che abbia molti posti in cui esprimere la proprie capacità aggregative».

Secondo Repetto, inoltre, c’è la possibilità che il Comune possa venire in possesso delle aree una volta che il ministro finisca di attivare le proprie procedure di permuta o dismissione dei propri beni. La Provincia infatti, che ha il ruolo di primo interlocutore del governo nelle trattative sui terreni militari, può esercitare l’opzione in favore del municipio, cedendo i beni in uso dopo una valutazione del prezzo dei lotti da configurare col demanio militare.

Insomma, Palazzo Widmann tratta, potrà partecipare alla manifestazione di interesse ma successivamente andare a discutere col sindaco per arrivare ad una eventuale cessione. «Questo significa per Bolzano - commenta il consigliere, già assessore comunale - l’opportunità di entrare in possesso di strutture preziose e essenziali per dare sfogo alle continue richieste delle associazioni e dei circoli che non hanno ormai più spazi per la propria attività sociale». Il ruolo della Provincia è importante, in questa prospettiva, soprattutto per il terreno di via Novacella, da sempre proprietà dell’aeronautica militare. Un fazzoletto verde per il quale si stanno impegnando in questi mesi i funzionari della segreteria generale. Dunque, una gara in configurazione per i campi di via Resia, una riqualificazione di cui si ipotizza il 2021 per la conclusione dei lavori su via Druso e una intesa alle viste su via Novacella stanno velocemente mutando scenari che sembravano immutabili. «E di questo dobbiamo ringraziare anche il Comando Truppe alpine per l’impegno» conclude Sandro Repetto. P.CA.













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