FORMAZIONE

Arriva a Bolzano la Facoltà di Medicina. Via nel 2022 con cinquanta studenti

La giunta provinciale ha approvato la delibera che avvia l’iter per l’ istituzione dei corsi in collaborazione con la “Cattolica". Lezioni in inglese; tirocini in italiano e tedesco. Ogni anno 500 aspiranti medici vanno a studiare in Austria e circa 137 in altre regioni italiane 
 


Antonella Mattioli


BOLZANO. A Trento sta partendo il secondo anno della facoltà di Medicina; a Bolzano il corso di Medicina potrebbe iniziare nel 2022. Questo almeno l’auspicio con cui la giunta provinciale, l’altra sera, ha approvato la delibera che dà il via all’iter per porre le basi all’istituzione del corso. Il prossimo passo sarà la messa a punto della convenzione con la “Cattolica” di Milano che dovrebbe fornire i docenti.

Le lezioni si terranno in lingua inglese; i tirocini in italiano e tedesco. Saranno ammessi una cinquantina di studenti; lezioni presso la “Claudiana”.

«Abbiamo assolutamente bisogno di formare - spiega l’assessore Thomas Widmann - una nuova classe medica, per fronteggiare le carenze di professionisti che, nei prossimi anni, diventeranno sempre più pesanti. Sono ottimista circa le possibilità di istituire un corso di laurea a Bolzano, ma vorrei fosse chiaro che questo è solo l’inizio dell’iter».

La carenza di medici

La decisione di accelerare l’istituzione di un corso ad hoc da fare “in casa” - di cui si parla da tempo - nasce dall’esame dei numeri. In Alto Adige c’è una grave carenza sia di medici specialisti che di medici di medicina generale. Attualmente all’interno dell’Asl sono vacanti 228 posti per medici specialisti. A ciò si aggiunge la preoccupazione per quanto succederà nei prossimi anni quando, a fronte del progressivo invecchiamento della popolazione e quindi di una maggior richiesta di cure, andranno in pensione (entro il 2030) 380 medici specialisti e 102 medici di medicina generale. La giunta provinciale ha calcolato, per il triennio 2020-2023, un fabbisogno di 429 medici specialisti; e di 30 medici di medicina generale all’anno.

Attualmente gran parte dei giovani altoatesini si trasferisce in Austria (circa 500 nell’anno accademico 2019/2020) o in altre regioni italiane (circa 137 nell’anno accademico 2019/2020) per studiare medicina. L’istituzione del corso a Bolzano dovrebbe servire se non a fermare, almeno a ridurre, l’emorragia di quanti, andando a studiare all’estero o in altre regioni, spesso e volentieri non tornano più in Alto Adige. Non solo. L’offerta di corsi trilingui, potrebbe diventare attrattiva anche per studenti che arrivano da fuori.

La scelta della “Cattolica”

La Provincia, dopo aver valutato la possibilità di collaborare con diverse Università, alla fine ha scelto la “Cattolica del Sacro Cuore” di Milano. I motivi sono elencati nella delibera: offerta di un curriculum in lingua inglese; rete di ricerca e reti di docenti di elevata qualità; esperienza pluriennale di collaborazione con la Scuola di sanità Claudiana; disponibilità a collaborare con università di Paesi dell’area tedesca. È stata individuata come naturale sede per l’istituzione del corso di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia la Scuola superiore di sanità Claudiana. Il 30 settembre anche il Comitato provinciale di coordinamento Universitario ha espresso parere positivo al progetto con alcune raccomandazioni: nel test d’ingresso venga valorizzata la conoscenza delle lingue italiana e tedesca; nel corso di laurea venga incrementato il livello di conoscenza delle tre lingue; una commissione paritetica consultiva monitori periodicamente il grado di apprendimento.

I costi

I costi complessivi (personale docente ed amministrativo, servizi di amministrazione) sono stimati in 723.070 euro per l’anno di attivazione del corso 2022 e di 2 milioni e 203.981 euro per l’anno di attivazione del corso 2023.

 













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