Arriva il metrobus, ma “salta” la Sasa 

Saranno cancellate le fermate all’altezza delle vie Verona, Firenze e San Quirino. Pagani: «Agli utenti chiedo pazienza»


di Paolo Campostrini


BOLZANO. Davanti al metrobus la Sasa rincula. E perde qualche posizione. Per adesso un paio di fermate. Meglio: quattro, due andate e due ritorni. Sulle quali gravitavano le parti alte di via Verona (lì sparisce una fermata), via Venezia, San Quirino, Firenze e Trieste. Stefano Pagani conferma: «È il prezzo da pagare per il metrobus. Dal quale- aggiunge il presidente Sasa - noi avremo anche vantaggi». Del tipo? «Beh , usufruire delle stesse due corsie dedicate in mezzo a via Druso...». Ecco, via Druso: questo asse sarà la nuova trincea, il luogo della roulette - viabilità. Che Pagani non si nasconde: «Ci sarà bisogno, presumo, di valutare, verificare i nuovi flussi. È probabile metteremo in piedi un tavolo tra noi, Comune, Provincia e Sad a fine agosto». E perché , presidente? «Con l'avvio dei cantieri per il pru in centro, sarà inevitabile vedere auto in fila da via Marconi e poi su per il ponte a infilarsi nelle due corsie strette fino a piazza Adriano e oltre...». Ma la questione che riguarda la soppressione delle fermate della Sasa sta già agitando i quartieri tutto intorno all'asse di via Druso. Che di fatto rinunceranno alla comodità delle fermate a scacchiera per vedersi costretti a riferirsi solo a quelle del metrobus. Che saranno due: una davanti all'Eurac e l'altra verso piazza Adriano. «Ecco, era proprio quello che non si auguravano gli anziani - scrive un lettore dell'"Alto Adige", Renato Riedmueller - che dovranno fare centinaia di metri in più per prendere l'autobus . In particolare salire su ponte Druso fino all'Eurac. Capisco che il Comune e la Provincia privilegino gli studenti, ma i giovani ricercatori potevano fare loro qualche metro in più a piedi...». Ma Stefano Pagani annuncia anche una nuova soluzione strategica in arrivo: in piazza Adriano verrà creato un punto di interconnessione e di smistamento tra metrobus e Sasa. Si scenderà dal primo per salire sui secondi mezzi o per andare verso Corso Italia o per scendere verso via Roma. Un luogo che, si presume, si infittirà ancora di più. Poi resta la questione delle fermate metrobus. I due marciapiedi "salvavita" in mezzo a via Druso saranno dotati, oltre che di isole sospese tra le due corsie di auto, anche di strisce pedonali per agevolare i passeggeri a raggiungere l'altro lato della strada. Ma con le auto in fila e strette lungo le loro corsie di marcia, ogni fermata del metrobus significherà stop. Un po ' come accade in pazza stazione quando i treni scaricano i loro passeggeri. «Dovremo verificare tutti i cambiamenti e valutare- insiste Pagani - ma quello che mi sento di chiedere fin da ora a tutti è pazienza ...». Soprattutto nella fase iniziale della rivoluzione. Pazienza per gli anziani che troveranno le loro fermate allontanate di qualche centinaio di metri, pazienza per gli automobilisti con meno spazio e più zebre sul loro cammino. In sintesi queste sono le novità lungo l'asse di via Druso: 1) Via un paio di fermate della Sasa, considerate dagli utenti molto comode; 2) creazione di due fermate del metrobus -bus solo davanti all' Eurac e in piazza Adriano; 3) una " centrale " di interconnessione tra metrobus e Sasa in piazza Adriano con fermata e banchine. Tutto questo dovrà essere molto accelerato perché settembre e dunque la riapertura di scuole e uffici incombe. L'agenda del metrobus, a sua volta, non conosce soste. Secondo il calendario fissato dall'ingegner Begher del Comune, i lavori di cantiere per la predisposizione delle nuove corsie e delle fermate con i cordoli pedonali salva-passeggeri, saranno conclusi entro il 5 agosto. Dal giorno dopo i lunghi mezzi snodabili del metrobus potranno circolare. «Questi sono di competenza Sad, non nostra. E dall'autunno non si sa che accadrà perché' scade la concessione...», dice Stefano Pagani. Che aggiunge: «Anche se so già che se qualcosa non andasse in questo progetto che coinvolge auto e mezzi pubblici, e un asse storico della viabilità come via Druso, beh, se qualcosa non funzionasse, i pomodori pioverebbero sempre e comunque sulla Sasa...». Per questo ha già chiesto a Comune e Provincia di convocare una riunione a ridosso dell'avvio della nuova viabilità .















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