Arriva l'allarme contromano

Sull'A22 avvisatori ottici e acustici e telecamere selettive


Fabio Zamboni


BOLZANO. Mentre il dolore fa il suo corso e la giustizia - sotto forma di sterili risarcimenti che chissà quando arriveranno - tenta di mettere una toppa a un'ingiustizia troppo grande per qualsiasi rimedio, a due giorni dal terrificante impatto che in autostrada ha causato la morte di due persone si discute su come prevenire certe disgrazie. Come evitare che altri facciano la fine del giovane imprenditore, marito e padre felice, polverizzato da un frontale con un ubriaco polacco che viaggiava contromano sull'A22. Ne parliamo con Carlo Costa, direttore tecnico generale della A22, che sabato notte è intervenuto per primo sul luogo della tragedia con un mezzo dell'Autobrennero. «Certo si possono prendere ulteriori precauzioni, e lo stiamo facendo. Stiamo posizionando sistemi di allarme che segnalano in tempo reale qualsiasi mezzo che proceda in direzione di marcia contraria: delle telecamere selettive». Altre soluzioni? Stiamo installando apparati ottici e acustici alle aree di servizio, che avvisano chi sbaglia. Lo abbiamo fatto anche a quella che sta all'altezza di Fié e ne stiamo mettendo altri. Ma anche questo, in un caso come quello di sabato non avrebbe funzionato: l'investitore era in uno stato di tale confusione che nessun allarme lo avrebbe scoraggiato. Qualche altro strumento? L'unico efficace sarebbe quello meccanico, una sbarra che si chiuda davanti a chi sbaglia. Ma è incompatibile con il pericolo che correrebbe chi entra correttamente all'area di servizio. Comunque ci stiamo lavorando, anche se qui da noi i casi di contromano sono rarissimi. In Austria sono molti di più. E, in tema di prevenzione, il divieto di vendere alcol ai bar degli autogrill? Tutto può servire, ma uno l'alcol se lo procura con mille altri mezzi. E comunque gli alcolici in autostrada sono molto più costosi rispetto agli altri negozi.













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