La novità

Arriva l’assegno unico per i figli: riguarderà 75 mila altoatesini 

Dal 1° gennaio decadono premio alla nascita e bonus bebè. Dal 1° marzo stop a detrazioni fiscali per figli a carico, assegni al nucleo familiare e assegno temporaneo, assegno al nucleo famiglie numerose erogato dall'Asse 


Davide Pasquali


BOLZANO. Assegni per i figli: dal 2022 cambia tutto, perché Roma ha istituito l’assegno unico e universale. In Alto Adige si stima verranno presentate 75 mila domande. Per non perdere gli assegni che già spettavano, adesso occorrerà presentare quanto prima l’Isee, tanto che il Caaf della Cgil ha già ricevuto 5000 prenotazioni per elaborare la dichiarazione. Spiega i dettagli l’amministratore delegato, Marco Pirolo.

Assegno unico per le famiglie con figli fino a 21 anni

A decorrere dal 1° marzo 2022 è istituito l’assegno unico e universale per i figli a carico, che costituisce un beneficio economico attribuito, su base mensile, per il periodo compreso tra marzo di ciascun anno e febbraio dell’anno successivo, ai nuclei familiari sulla base della condizione economica del nucleo, in base all’indicatore della situazione economica equivalente (Isee). Ai fini dell’assegno unico, si considerano figli a carico quelli facenti parte del nucleo familiare indicato ai fini Isee, in corso di validità. In assenza di Isee il nucleo di riferimento è accertato sulla base dei dati autodichiarati dal presentatore della domanda.

I beneficiari

Ecco chi saranno i beneficiari: ogni figlio minorenne a carico e, per i nuovi nati, a decorrere dal settimo mese di gravidanza; ogni figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni di età, per il quale ricorra una delle seguenti condizioni: a) frequenti un corso di formazione scolastica o professionale o un corso di laurea; b) svolga un tirocinio o un’attività lavorativa e possieda un reddito complessivo inferiore a 8.000 euro annui; c) sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego; d) svolga il servizio civile universale; ogni figlio con disabilità, senza limiti di età. L’assegno unico spetta in parti uguali a chi esercita la responsabilità genitoriale. I figli maggiorenni potranno presentare la domanda in sostituzione dei genitori e richiedere la corresponsione diretta della quota di assegno loro spettante. L’erogazione avviene mediante accredito su Iban o mediante bonifico domiciliato; per i nuclei familiari percettori di reddito di cittadinanza, l’assegno sarà erogato direttamente sulla «carta RdC». Al fine di assicurare la piena conoscibilità del beneficio, al momento della registrazione della nascita del figlio, l’ufficiale dello stato civile informa i genitori sull’assegno.

Requisiti del beneficiario

L’assegno è riconosciuto a condizione che al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata del beneficio il richiedente sia in possesso congiuntamente dei seguenti requisiti di cittadinanza, residenza e soggiorno: a) sia cittadino italiano o di uno Stato membro dell’Unione europea, o suo familiare, titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, o sia cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione europea in possesso del permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo o sia titolare di permesso unico di lavoro autorizzato a svolgere un'attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi o sia titolare di permesso di soggiorno per motivi di ricerca autorizzato a soggiornare in Italia per un periodo superiore a sei mesi; b) sia soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia; c) sia residente e domiciliato in Italia; d) sia o sia stato residente in Italia da almeno due anni, anche non continuativi, ovvero sia titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno semestrale.

Prestazioni abrogate

L’assegno unico andrà a sostituire numerose altre prestazioni, che verranno abrogate. A partire dal 1° gennaio decadranno il premio alla nascita e il bonus bebè. A partire dal 1° marzo verranno inoltre abrogati: detrazioni fiscali per figli a carico under 18 o 21 con specificità, assegni al nucleo familiare e assegno temporaneo, assegno al nucleo famiglie numerose erogato dall’Asse.

Gli importi

Dall’anno 2023, gli importi erogati per i mesi di gennaio e febbraio faranno riferimento all’Isee in corso di validità a dicembre dell’anno precedente. Gli importi degli assegni saranno adeguati annualmente in base alla variazione dell’indice del costo della vita.

Quanto si percepirà

L’importo dell’assegno unico familiare è commisurato all’Isee e a numero ed età dei figli (il primo scaglione dell’Isee è fino ai 15.000 euro, l’ultimo oltre i 40.000): i redditi più bassi hanno diritto a 175 euro al mese per il figlio minore di 18 anni, i redditi più alti a 50 euro al mese. Maggiorazioni sono previste per figli minori oltre il secondo, in caso a lavorare siano entrambi i genitori, per le famiglie molto numerose e le madri minori di 21 anni. Il contributo, in forma ridotta, viene riconosciuto anche per figli tra i 18 e i 21 anni (studenti o in servizio civile) e per i figli disabili maggiori di 21 anni.

Maggiorazione provvisoria in sostituzione della clausola di salvaguardia

Nel rispetto del principio di progressività, per gli anni 2022, 2023, 2024, è istituita una maggiorazione transitoria dell’importo dell’assegno. La maggiorazione spetta per intero per l’anno 2022, spetta per un importo pari a 2/3 nell’anno 2023 e pari a 1/3 nell’anno 2024. La maggiorazione transitoria è riconosciuta solo ai soggetti aventi diritto all’assegno e in presenza di entrambe le condizioni: valore dell’Isee non superiore a 25.000 euro (Isr per il calcolo della maggiorazione); effettiva percezione, nel corso del 2021, dell’assegno per il nucleo familiare in presenza di figli minori. La sussistenza della condizione è auto dichiarata e soggetta a controllo da parte dell’Inps.

Modalità di presentazione delle domande

La domanda per il riconoscimento dell’assegno unico è presentata tramite Inps (per via telematica - con lo Spid) o Patronato a decorrere dal 1° gennaio di ciascun anno ed è riferita al periodo compreso tra marzo dell’anno di presentazione della domanda e febbraio dell’anno successivo. La domanda va presentata da un genitore o da chi esercita la responsabilità genitoriale.

Nuova nascita

La domanda va presentata entro 120 giorni dalla nascita del figlio per il riconoscimento dell’assegno dal settimo mese di gravidanza. In caso di presentazione, decorsi i 120 giorni l’assegno è riconosciuto dal mese successivo a quello di presentazione. Per le domande presentate entro il 30 giugno dell’anno di riferimento è riconosciuto l’assegno a decorrere dal mese di marzo.

Compatibilità con altre prestazioni

L’assegno è compatibile con la fruizione di eventuali altre misure in denaro a favore dei figli a carico erogate dalle regioni, dalle province autonome di Trento e di Bolzano e dagli enti locali. Per i nuclei familiari percettori del Reddito di cittadinanza, l'Inps corrisponderà l’assegno d'ufficio.

Neutralità fiscale

L’assegno non concorre alla formazione del reddito complessivo.

Platea interessata

Le stime dell’Inps prevedono circa 9,5 milioni di richieste, circa 75.000 in Alto Adige.

Effetto dell’assegno

Dai nostri calcoli, chiarisce Pirolo, «il beneficio sarà maggiore per le famiglie numerose, quelle in affitto e per le madri under 21.

Le preoccupazioni

Tempi stretti: «Le date sono serrate e va evitato che le famiglie, anche solo per pochi mesi, subiscano la cancellazione delle prestazioni oggi erogate in busta paga, senza ricevere subito l’assegno sul conto corrente». Problema procedure: «Le istruzioni operative ci saranno al massimo entro venti giorni dalla pubblicazione del decreto sull’assegno unico in Gazzetta Ufficiale che, a sua volta, potrà avvenire solo previo parere delle commissioni parlamentari competenti che arriverà solo questa settimana». Tempi di erogazione dalla domanda: «L’Inps si prenderà 60 giorni dalla data della domanda per l’erogazione degli importi».













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