Arriva la riforma dell'Ipes: gli uffici si sdoppiano

Per favorire i controlli Finanze e Alloggi, con due nuovi direttori, verranno separate


Antonella Mattioli


BOLZANO. A capo della nuova ripartizione finanze ci sarà un italiano, mentre a dirigere la ripartizione alloggi e servizi all'inquilinato andrà un tedesco. Ieri, il consiglio d'amministrazione dell'Ipes ha approvato le due delibere con cui vengono banditi altrettanti concorsi pubblici.
«Proseguiamo - spiega il presidente Albert Pürgstaller - nell'attuazione del piano di riorganizzazione dell'Istituto. Il prossimo passo sarà quello di nominare la commissione esaminatrice. L'obiettivo è che i dirigenti prendano servizio a gennaio. Abbiamo urgenza di avere al più presto i nuovi quadri».

La fretta del presidente è più che comprensibile. L'inchiesta della Procura se da una parte ha avuto il merito di far emergere un presunto giro di cene, regali, microtangenti pagate da artigiani e piccoli imprenditori a Stefano Grando, capo del centro servizi all'inquilinato, e Peter Kritzinger, capo della squadra dei manutentori; dall'altra ha creato seri problemi sul piano dell'operatività dell'Istituto che solo a Bolzano e dintorni gestisce 8 mila alloggi. Oltre a Grando e Kritzinger anche altri cinque impiegati del centro servizi all'inquilinato sono stati spostati per ragioni di opportunità in altri uffici. A complicare il quadro le dimissioni, annunciate da tempo, di Hansjorg Alber che il 1ºottobre ha lasciato la direzione della ripartizione alloggi e finanze dell'Ipes, per passare alla Mila. La riorganizzazione prevede dunque di ripartire sdoppiando l'attuale ripartizione: una si occuperà del settore finanze, l'altra di alloggi e servizi all'inquilinato. Quello che è emerso, oltre che dall'inchiesta della Procura anche dall'inchiesta amministrativa avviata da una commissione nominata dal consiglio provinciale, è la carenza di controlli e verifiche sull'operato dei diversi settori. Tanto che molti consiglieri provinciali - anche nell'ultima audizione - hanno parlato esplicitamente di «repubbliche autonome» dentro l'Ipes. Il nuovo assetto dovrebbe evitare il ripetersi di quanto successo. Sempre nel quadro della riorganizzazione è operativo il gruppo formato da tre persone che si occupa di tutte le gare d'appalto sia per piccoli lavori di manutenzione che per la realizzazione di alloggi, mentre prima ogni settore faceva le proprie gare, assegnava i lavori e poi controllava che fossero stati eseguiti.

«Una procedura - commenta il vicepresidente Renzo Caramaschi - che può favorire abusi». In fase di costituzione il gruppo che si occuperà, tra l'altro, del controllo di gestione. Il consiglio d'amministrazione di ieri ha inoltre approvato il piano di costruzione di 35 alloggi a Laives, 16 a Brunico, 8 a La Valle (Val Badia) e 5 a San Giacomo in valle Aurina. Approvato inoltre l'acquisto di cinque alloggi per i quali i proprietari non riuscivano più a pagare il mutuo. «Aumenta - spiega Pürgstaller - il numero delle famiglie in difficoltà e in casi particolari - in cui sia dimostrato che l'acquirente non riesce ad onorare le rate per cause indipendenti dalla sua volontà - la Provincia autorizza l'acquisto da parte dell'Istituto. La famiglia può continuare ad occupare l'alloggio solo nel caso in cui abbia le dimensioni adeguate al numero dei componenti».

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