Arrivano i Rusteghi

Bolzano, da giovedì il Goldoni firmato Vacis



BOLZANO. «I rusteghi è il testo più nero scritto da Goldoni, divertentissimo ma feroce». È Gabriele Vacis, uno dei più stimati registi italiani, a proporre da giovedì 12 a domenica 15 aprile (ore 20.30; domenica ore 16) al Teatro Comunale di Bolzano la sua personale rilettura del capolavoro del commediografo veneziano, nell'ambito della stagione «La Grande Prosa» dello Stabile. Vacis, che ha collaborato a lungo con Alessandro Baricco e Marco Paolini, ci restituisce una commedia gustosa e corrosiva, che esalta la stringente attualità del testo, complice un cast di fuori classe, capitanato da Eugenio Allegri, Mirko Artuso, Natalino Balasso e Jurij Ferrini.

Scritto nel 1760, I Rusteghi è un capolavoro della maturità di Goldoni, che coincide con gli ultimi, malinconici anni della sua permanenza a Venezia. Nella commedia si coglie il disinganno per una realtà storica profondamente diversa da quella raccontata agli esordi: la Serenissima, principale ambientazione delle sue pièce, ha perso il ruolo di potenza dell'Adriatico a causa di una classe aristocratica incapace di gestire un indispensabile cambiamento di rotta e di una borghesia commerciale che stenta a imporsi come classe dirigente.

I Rusteghi si inserisce dunque a pieno titolo su questo sfondo, con un tratto di audacia finora mai emerso. Il mercante Pantalone, l'avveduto borghese che in molte commedie incarna l'ideale di un soggetto sociale ragionevole e responsabile, si trasforma in una rozza caricatura di se stesso. Autentico tiranno, si impone su famiglia e domestici. In un prezioso gioco di specchi, Goldoni amplifica le valenze del personaggio sdoppiandolo in altrettanti alter-ego, gli altri «rusteghi» dell'opera: Canciano, Leonardo, Simon e Maurizio. Due di loro sono così tronfi da decidere di unire in matrimonio i loro figli, senza farli conoscere prima del grande passo. Saranno le donne, con furbizia e persuasione, a salvare Lucietta e Filippetto dalla grettezza dei loro padri.

Prodotto dal Teatro Stabile di Torino e dal Teatro Regionale Alessandrino, lo spettacolo di Vacis, che porta l'eloquente sottotitolo «I nemici della cività», è una rielaborazione della commedia che intreccia storia personale e storia del teatro: dai suoi burberi nonni bergamaschi al Cesco Baseggio della TV in bianco e nero della sua infanzia. La scena, i costumi e il disegno luci di Roberto Tarasco, danno libero spazio all'azione e all'interpretazione degli otto bravissimi attori, tutti maschi, chiamati ad interpretare anche i ruoli femminili. Una gustossima pièce che riserverà delle esilaranti sorprese al pubblico.

I biglietti, acquistabili anche telefonicamente con carta di credito (0471-053800), o via internet (http://www.vipticket.it), sono in vendita presso la Cassa del Teatro Comunale secondo il seguente orario: dal martedì al venerdì dalle 10-13 e dalle 15-19; sabato dalle 10 alle 13 e un'ora prima dell'inizio di ogni rappresentazione; oppure presso la Cassa del Teatro Cristallo (0471 067822), aperta dal martedì al venerdì dalle 17.30 alle 19.30. Il giovedì anche dalle 10 alle 12. www.teatro-bolzano.it













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