BOLZANO

Artioli assolta perché "paladina" dei deboli

Irruzione nella giunta comunale, publbicate le motivazioni della sentenza sulla consigliera



BOLZANO. «Si deve escludere che Artioli abbia voluto interrompere o turbare un pubblico servizio: la stessa, al contrario, si era fatta semplicemente paladina di interessi di una fascia di persone deboli e indifese, prive di altri appoggi». Sono queste, alcune tra le motivazioni depositate dal giudice Carla Scheidle che hanno portato all'assoluzione della esponente politica, lo scorso novembre. La consigliera provinciale, il 13 ottobre 2009, organizzò insieme ai consiglieri comunali Paolo Bassani e Maria Teresa Tomada la protesta anti moschea dei cittadini di viale Trento: per questo motivo, era stata accusata di aver interrotto o turbato la normale attività della giunta comunale. Un mese fa era arrivata la piena assoluzione in quanto il fatto non costituisce reato. «Si è trattato di manifestazione- si legge ancora tra le dieci pagine che motivano la sentenza- tutt'al più criticabile sotto il profilo del modus procedendi agitato e concitato delle persone, ma comunque non suscettibile ad essere inquadrata e censurata penalmente».













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