Assb, buco di bilancio da 800 mila euro

Ladinser: sempre più competenze, sempre meno soldi. E Theiner ora vuole dare ai volontari la consegna pasti agli anziani


di Davide Pasquali


BOLZANO. Un disavanzo di 800 mila euro nel bilancio 2012 dell’Azienda servizi sociali. Il buco di Assb è stato reso noto ieri alla giunta comunale. Il vicensindaco Klaus Ladinser, assai preoccupato, attacca senza mezzi termini la Provincia: «Continuano a caricarci di nuove competenze, ma senza darci gli strumenti adeguati per pagarle. Soprattutto però mancano di sensibilità nei confronti del capoluogo, che dovrebbe essere trattato in altro modo rispetto agli altri Comuni. L’assessore Theiner ora vuole che a distribuire i pasti agli anziani siano i volontari. In un paese funzionerà anche; in città, dove in un’ora e mezzo si devono distribuire 400 pasti, è impensabile».

Ladinser ieri ha annunciato: «Abbiamo un disavanzo stimato di 800 mila euro, sulle gare che abbiamo preso da parte della Provincia e che ora dobbiamo fare noi, come Comune. Per Assb ci mancano soldi». Ora l’assessore Randi chiederà un incontro urgente alla Provincia, «per tentar di recuperare qualcosa, per coprire questo disavanzo, e poi per poter trattare la situazione».

Ladinser ha attaccato: «Come ben si sa, per tanti altri motivi e non solo nel sociale, abbiamo questa disparità di sensibilità da parte della legislazione provinciale. Per tanti Comuni un certo modello potrà anche andare bene, ma per Bolzano è sempre un po’ più difficile. Noi abbiamo un assetto urbano che in altre zone, nella provincia, non c’è, per lo meno di questa dimensione, coi nostri problemi. Su questo purtroppo, fino ad adesso, anche sotto la presidenza di Durnwalder, questo rispetto per la città, questa sensibilità per il capoluogo, non c’è stata mai stata».

Questo, ha sostenuto il vicesindaco, «fa sì che si moltiplichino i problemi. Adesso abbiamo la questione sul sociale, ma ci sono anche quelle per la parte urbanistica, per il teleriscaldamento e il termovalorizzatore... Questa sensibilità purtroppo non c’è e ora sicuramente dovremo alzare la voce, noi bolzanini, per farci riconoscere un po’ meglio. Perché questo argomento è importante per lo sviluppo di una città: non si può essere sempre allineati a tutte le esigenze del territorio, quando il territorio è veramente diverso dalla città».

Al Comune, nel sociale, «sono state date sempre più competenze, anche per quest’anno, senza la giusta copertura finanziaria». Un esempio? La distribuzione pasti: «Ora Theiner è uscito che a distribuirli dovrebbero essere i volontari. In un Comune di piccole dimensioni, 5 o 10 volontari si trovano. Ma il servizio in città è tutt’altra cosa: la logistica è complessa. Non è possibile che adesso dobbiamo pagarci noi questo servizio, mentre i Comuni più piccoli sono stati agevolati con soluzioni a loro più congeniali». Su queste disparità, «dobbiamo aprire un dibattito forte».

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