Attese per le visite: ora c’è il rimborso

La Provincia pagherà 50 euro a coloro che non hanno trovato posto nelle strutture comprensoriali entro 60 giorni


di Massimiliano Bona


BOLZANO. Dopo aver stabilito che per ottenere una prestazione sanitaria non urgente il paziente non dovrà aspettare più di 60 giorni ieri la giunta provinciale ha approvato su proposta dell'assessore Richard Theiner i criteri per l'assistenza specialistica indiretta: prevedono un rimborso di 50 euro al cittadino che si rivolge ad uno specialista privato quando non sono stati rispettati i tempi massimi di prenotazione fissati. Uno degli obiettivi prioritari dell’esecutivo è quello di non far aspettare i residenti più di due mesi. Se ciò non dovesse essere possibile scatteranno i criteri approvati ieri sull'assistenza specialistica indiretta: la buona notizia è che l'Azienda sanitaria provinciale rimborserà d’ora in avanti cinquanta euro per ogni visita quando il cittadino si rivolge a un privato perchè non vengono rispettati i tempi massimi di prenotazione nel pubblico. In rete, sulla homepage dei comprensori sanitari, è disponibile un elenco online - aggiornato mensilmente - con i tempi di attesa. «Se in futuro nel comprensorio sanitario di riferimento i tempi di attesa saranno superiori ai 60 giorni in tutte le strutture disponibili (ambulatorio specialistico dell’ospedale o distretto) e anche negli ambulatori specialistici di due comprensori sanitari confinanti, l'Azienda ricorrerà alle prestazioni sanitarie esterne e rimborserà i costi di trattamento del paziente», ha spiegato il governatore altoatesino Luis Durnwalder. L'importo base sarà di 50 euro per fattura e per prestazioni specialistiche con accesso diretto come ginecologia, pediatria, psichiatria e trattamenti visivi optometrici l'importo sarà rimborsato solo una volta per specializzazione, anno di calendario e persona.

Neuroriabilitazione. La Tilak, l'Azienda sanitaria del Tirolo, ha presentato una richiesta di compenso per il lavoro che il professor Leopold Saltuari dovrebbe assicurare quale responsabile scientifico del futuro Centro di riabilitazione di Vipiteno: alla Asl altoatesina è arrivata una proposta di onorario che si aggira sui 18mila euro al mese per un part-time (8 mezze giornate al mese). Ne ha discusso anche la giunta provinciale e al termine della seduta il presidente Durnwalder ha confermato che una simile cifra non è mai stata presa in considerazione: «L'Azienda sanitaria ha presentato alla Tilak un'offerta molto più contenuta, in base ai parametri locali di 80 euro l'ora, e la Tilak ha fatto la sua controproposta. La vera trattativa, in ogni caso, deve ancora cominciare».

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