LA STORIA

Barborini, il maratoneta bolzanino stregato dal deserto

Giovanni Barborini, 57 anni, è l’unico altoatesino ad aver partecipato alla quinta edizione dell’Oman Desert Marathon



BOLZANO. Giovanni Barborini, 57 anni, è l’unico altoatesino ad aver partecipato alla quinta edizione dell’Oman Desert Marathon, gara podistica tenutasi tra il 18 e il 23 novembre nel lontano e suggestivo deserto dell’Oman. 165 chilometri divisi in sei tappe tra i 20 e i 42 chilometri che l’ex presidente e poi consigliere PD della circoscrizione Oltrisarco ha percorso in un tempo totale di 29 ore e 28 minuti, arrivando a classificarsi sessantacinquesimo su 101 partecipanti.

Gli italiani erano circa trenta, di cui quattro trentini; primo arrivato, il marocchino Mohammed Almorabity, mentre la russa Natalia Sedykh ha conquistato l’ottavo posto in assoluto ed è stata la prima tra le donne. Barborini si è allenato correndo tra Oltrisarco e la Croce del Renon, portando sulla schiena uno zaino pesante: già, perché la maratona del deserto si fa trasportando tutto l’occorrente per sopravvivere – cibo, vestiti, sacco a pelo, acqua – sulle proprie spalle, per un totale di nove chili.

«Al termine di ogni tappa bisognava cercare la legna per il fuoco e scaldare la cena, preparandosi ai cinque gradi delle rigide notti del deserto. Di giorno la temperatura saliva a 35 gradi: sveglia alle 5 del mattino e poi via di saliscendi, affrontando le dune. La consistenza della sabbia è simile a quella della neve, si affonda facilmente. Per fortuna avevo fatto modificare le ghette dal calzolaio di Oltrisarco, anche se certamente è stato soprattutto il duro allenamento ad aiutarmi in quest’impresa» racconta Barborini.

La tappa più suggestiva? «Sicuramente la quinta, 42 chilometri con partenza nel pomeriggio e sviluppo in notturna, sotto una volta stellata di rara bellezza. Ma è stato meraviglioso anche l’arrivo della sesta, quando davanti ai miei occhi si è rivelato il mar Arabico. Un bagno ristoratore era d’obbligo».

L’atletico bolzanino chiude con un suggerimento per gli appassionati del podismo: «Nella nostra provincia si possono affrontare i trail, sentieri di diversa lunghezza sempre più amati. Si possono coprire distanze dai 40 ai cento chilometri, c’è una certa varietà che può soddisfare tutti gli sportivi. Dalle passeggiate di Sant’Osvaldo, per esempio, si può salire a Soprabolzano, per poi tornare in città passando per Sarentino e San Genesio. Forse non sarà l’esotico deserto dell’Oman, ma è un vero spettacolo della natura». (s.m.)

 













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