Baristi all’attacco: «Non togliamo le slot»

Qualche piccolo esercente si piega, molti altri no. «Appena scatta la sanzione faremo ricorso al Tar per la sospensiva»


di Davide Pasquali


BOLZANO. Sono ben 234 i bar bolzanini che da stamattina sono a rischio sanzione (da 188 euro) per inottemperanza alla legge provinciale sui luoghi sensibili. Perché ieri, ultimo giorno utile, ben pochi gestori avevano rimosso le slot dai loro locali come preteso dalla lettera del vicesindaco Ladinser. E molti non le toglieranno nemmeno oggi. Si va verso lo scontro duro nelle aule di tribunale, come chiarisce anche il presidente nazionale dell’associazione dei gestori e noleggiatori di slot, la Sapar. Raffaele Curcio ribadisce: «La strada del dialogo purtroppo non ha portato a nulla. I legali stanno lavorando. Si ricorrerà a Roma, a Bolzano e a Bruxelles».

«Non toglieremo le nostre cinque slot dal bar: con la crisi che c’è non ce lo possiamo permettere e non vogliamo lasciare personale a casa. Oltretutto, ci siamo ampliati per creare una sala ad hoc, abbiamo fatto lavori di adeguamento, paghiamo un secondo affitto. Appena arriva la multa, presenteremo ricorso al Tar per ottenere la sospensiva». A parlare così è Francesco Bianchi, contitolare della assai nota birreria Romagnolo di piazza Matteotti. Gli fa eco Adis Artioli, titolare dell’altrettanto frequentato bar ristorante Terminal di via Perathoner: «Non toglierò le slot; siamo pronti a ricorrere contro questa assurdità: qui, nello stesso edificio, ci sono cinque macchinette al tabacchino della stazione Sad, più altre settanta nella sala giochi al piano interrato. Cioè: settantacinque rimarranno e io devo togliere le mie quattro dal bar, ma stiamo scherzando?». Genowefa Bolda, dell’Otto e mezzo di piazza Mazzini è adirata: «Dobbiamo togliere le sette slot, lo faremo. Il noleggiatore arriva a momenti. Però abbiamo firmato la procura per andare in tribunale. Faranno ricorso tutti, contro questa follia».

Qualche bar qui e là, nei giorni scorsi ha tolto le macchinette o ha intenzione di farlo adesso. È il caso del New Life di via del Ronco. La titolare, Gabriella Pampanin, spiega: «Qui accanto c’è il servizio dipendenze dell’Asl... Tossicodipendenti, alcolisti... Ma già chi gioca e basta è difficile da gestire. Avevo già intenzione di togliere l’unica macchinetta che avevo a fine anno, anche perché, per fortuna, gli affari non ci vanno male. Però è tutto così assurdo: a cento metri da noi c’è una delle sale giochi più grandi della città...».

Esattamente come accade al Romagnolo: due baretti di piazza Matteotti hanno tolto le slot, ma a 100 metri c’è una sala giochi Admiral. Esattamente come accade al Terminal: lo snack bar El Cafetero toglierà le due macchinette, con l’intenzione di rimetterle non appena si chiarirà la situazione. Ma a 50 metri da lì c’è l’Admiral Club. Con 70 videolottery. Esattamente come accade all’Otto e mezzo: le sette macchinette dovranno sparire ma... Quella di piazza Mazzini e dintorni è una situazione al limite del surreale. Al caffè Rossini, due slot, gestione cinese, non è dato sapere come ci si regolerà: deputato a parlare è solo il gestore, che non è mai presente al bar. Sulla porta del vicino tabacchino c’è appiccicato un cartello con sopra un Gratta&Vinci e la scritta: “Qui vinti 500 mila euro!” Al caffè Mazzini a metà corso Libertà c’è una sola slot, con appiccicato sopra un bigliettino: “Noi non facciamo credito”. Ossia, tradotto: noi, anche se altri lo fanno, non prestiamo denaro ai giocatori squattrinati. La titolare taglia corto: «Dobbiamo toglierla? La toglieremo». Niente ricorsi. La situazione in zona è però kafkiana, perché nel giro di forse cento metri ci sono tre sale giochi: Sisal sotto palazzo Rossi (13 macchinette), sala giochi cinese sotto la galleria per via Cesare Battisti (17 macchinette), Punto gioco Gries in corso Libertà (24 macchinette). Resteranno tutte e 54, come il tabacchino coi Gratta&Vinci.

Come andrà a finire, per ora non è dato sapere. Comunque sia un fatto è certo: da stamattina i vigili urbani e gli agenti municipali dell’annonaria potranno entrare nei bar. Se c’è la slot, una sola, anche spenta, verrà elevato un verbale per 188 euro.

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