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Benko: vinco il referendum e poi tre anni di cantiere

Il tycoon più spavaldo che mai: «La vergogna di Bolzano diventerà un gioiello. Investirò ancora a Gries e sul Virgolo»


di Paolo Campostrini


BOLZANO. Benko prima mostra i muscoli: "Quella che adesso è una vergogna per la città, diventerà un salotto". Poi li distende. E fa quello dallo sguardo lungo: "Magari deluderò qualcuno...". E chi? "Beh, quelli che sperano che io perda la pazienza. Sa, sono ormai più di tre anni che siamo qui a discuterne". Nel senso che lo si è fatto troppo? "Mai troppo. É giusto che ognuno parli. E chieda ragione delle cose. Avversari, favorevoli, incerti. Il progetto è questo. E penso che pochi altri progetti bolzanini siano stati sottoposti a questo bagno di democrazia. Bene". Ma intanto è sceso a Bolzano. Dopo un paio di mesi, forse tre, che non lo faceva. E avvia la campagna elettorale. Tra 20 giorni parte la consultazione popolare di Penta e la macchina, quella di Benko, ha bisogno di essere scaldata. Ci sono le pile dei volantini con allegato il modulo di iscrizione al voto per giovanissimi e pendolari. Perché il René che da quando è qui ha fatto sfibrare assessori, ammaliato sindaci, disfatto giunte, diviso consigli e alla fine, fatto arrivare il commissario, conta proprio sui giovani per vincere e, in generale, su una grande affluenza alla consultazione.

Perchè più gente ci sarà, più conta di farcela?

"Sono convinto che, al netto delle differenze politiche, la città sia favorevole a questa nuova opportunità".

Differenze di che tipo?

"Il progetto è subito diventato una trincea ideologica. Anche in consiglio, tante valutazioni sono state fatte in funzione delle alleanze, delle sorti della giunta e non tanto, che so..., rispetto ai metri quadri o all'urbanistica".

Rifarebbe tutto?

"Se va bene sì".

Tutto, tutto?

"Forse abbiamo accelerato troppo all'inizio. É sembrato che volessimo spingere forte. Qualcuno si è spaventato. Ma è stato anche colpa della legge".

La 55 quinquies?

"Sì, è arrivata in fretta. Approvata e attiva in così poco tempo che si è dovuto correre per non arrivare ultimi. Quella legge era un'opportunità per l'economia".

Ha poi cambiato il progetto però...

"C'erano indicazioni da parte della politica, del sindaco e dei tecnici".

Meglio questo dell'altro?

"Alla fine sì. Tutti parlano sempre e solo di centro commerciale ma non è così".

Nel senso?

"Ci sono 10mila metri quadri tra nuovi appartamenti..."

Ancora, non ce ne sono già abbastanza?

"In centro, attenzione, ce ne sono molto pochi. E poi un albergo con 100 camere, ristoranti, bar, molta gastronomia".

Arriverà Farinetti di Eataly?

"Lui lo desidera."

Voteranno anche i 16enni. Qualcuno, a sinistra, ha protestato.

"Ma non votano i 16enni anche alle primarie?"

In effetti sì.

"E, in ogni caso, loro sono il futuro. Qui si parla di Bolzano futura e sarebbe stato singolare non ascoltarli".

Lei che faceva a 16 anni?

"Stavo a scuola".

E a 17?

"Ho iniziato a lavorare nella finanza".

I suoi avversari dicono che il centro ucciderà i piccoli negozi.

"Alcuni sono in crisi da decenni a Bolzano. E non è colpa dei centri. Soprattutto del mio, che non c'è ancora. La colpa è che è cambiato il mondo. Il 70% dei consumatori fino ai 35 anni comprano online".

Dicono anche che a Innsbruck il suo Kaufhaus ha rotto vecchi equilibri rispetto agli storici negozi del centro.

"A Innsbruck dopo la nostra realizzazione sono aumentati del 16% i frequentatori del centro. Tutti fanno affari. Noi e i negozi. Perchè il nuovo è un motore per tutto quello che c'è intorno".

Che pensa del commissario Penta?

"Non posso giudicare. Mi dicono che lavori sempre nel rispetto delle leggi. Dico solo che mi sembra molto positivo che si possa votare per il progetto non solo un giorno, come capita quasi sempre, ma per una settimana".

Teme i ricorsi?

"Ce ne sono dei nostri concorrenti ma anche nostri. So che l'udienza sarà il 30 aprile. E che saranno messi insieme. No, non li temo. Ho fiducia nei giudici e nel fatto che abbiamo sempre rispettato le leggi vigenti".

Investirà ancora a Bolzano?

"Sicuramente a Gries, sulla vecchia cantina. E sul Virgolo. Sarà una grande opportunità per rilanciare Bolzano e le sue pendici".

E poi?

"Abbiamo molte opzioni. Ma aspettiamo la consultazione".

Nel mentre?

"Il focus, per ora, è in Germania. Dopo Eataly a Monaco lavoriamo su investimenti per tre miliardi. Soprattutto a Berlino".

Se vincerà, quando finirà il cantiere?

"Sulla base di quelli passati, dai due ai tre anni. Meglio tre".

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