Bizzo e Dellai «sponsor» dell’autonomia

Invitati in Veneto e Lombardia per promuovere i referendum sulla «specialità». «Il tema non va lasciato solo alla Lega»



BOLZANO. Autonomia alla Lombardia e al Veneto. Perché no? Si muove qualcosa anche nelle autonomie speciali sul referendum del 22 ottobre organizzato dai presidenti regionali Luca Zaia e Roberto Maroni. Finora il pallino è stato in mano alla Lega, ma nel Pd e nel centrosinistra veneto e milanese iniziano a costituirsi alcuni comitati del «sì». E partono gli inviti verso chi l’autonomia speciale l’ha già conquistata. Roberto Bizzo e Lorenzo Dellai sono stati invitati a partecipare ad alcuni appuntamenti dei comitati del sì legati al Pd. Circolavano le voci di una rete di contatti extra Bolzano, soprattutto in area centrista, che Bizzo sta recuperando. C’è probabilmente un progetto in vista delle provinciali, se proseguirà la guerra nel Pd. Intanto Bizzo, si scopre, diventa «testimonial» dell’autonomia con l’ex presidente trentino. Il referendum sull’autonomia per Lombardia e Veneto è solo consultivo, ma la Lega userà un eventuale successo come strumento di pressione sul governo. «Non possiamo permetterci di lasciare il federalismo nelle mani della Lega», spiega Bizzo. Come è nata l’alleanza con Dellai (deputato di Democrazia solidale-Centro democratico) e l’invito di veneti e lombardi? «Con Dellai ci si frequenta a Roma per la commissione dei Sei e dei Dodici. Alcuni deputati del Pd ci hanno chiesto la disponibilità a partecipare a iniziative dei comitati del sì», spiega Bizzo. Finora il Pd è stato gelido sul referendum. Il sottosegretario agli affari regionali Gianclaudio Bressa ha liquidato così la questione: «Un'autentica truffa politico-istituzionale».Bizzo spiega: «Nel Pd delle due regioni c’è chi ha deciso di affrontare il tema, rilanciando. Bisogna rimettere in circolo i valori del federalismo solidale, che attraverso Sturzo e Degasperi hanno permesso la creazione della nostra autonomia speciale. Dopo anni di silenzio, dobbiamo rilanciare una visione solidaristica dell’autonomia, che è esattamente l’opposto dell’egoismo della Lega e di chi, in casa nostra, concepisce l’autonomia in modo altrettanto egoistico “teniamo per noi i nostri soldi”». Nella stagione di Durnwalder, dice Bizzo, «c’è stata la tentazione di allargare la distanza tra noi “speciali” e gli altri. Ci siamo solo attirati ostilità. Il punto è aiutare le altre regioni ad avere più autonomia dallo Stato in base alle loro capacità». Così Dellai: «I due referendum vanno colti in senso positivo, senza arroccarci. Come esponenti delle “speciali” spiegheremo che l’autonomia non è solo soldi in più, ma responsabilità e negoziazione con lo Stato. Piuttosto la domanda è: perché dal 2001, data di revisione del titolo V della Costituzione, nessuna regione si è attivata per avere più competenze?». (fr.g.)

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