Bizzo furioso con la Volkspartei: «I patti vanno sempre rispettati»

Contestate le aperture di Durnwalder e Kompatscher su altri partner italiani nella prossima giunta



BOLZANO. Ferragosto rovinato in casa Pd. Si annuncia in salita la strada per riconquistare due posti nella giunta provinciale. Non era bastata l’apertura a Scelta civica di Luis Durnwalder. A raddoppiare il nervosismo è arrivata la conferma di Arno Kompatscher, candidato alla poltrona di presidente: «Non è detto che avremo un solo alleato italiano».

Dopo l’assessore Christian Tommasini, parla Roberto Bizzo e i toni sono ancora più duri. Se un assessore sarà del Pd e l’altro di Scelta civica, chi rischia di più è proprio Bizzo. Comunque di mezzo ci sono le elezioni, siamo ancora nella pura teoria: come Scelta civica dovrà ottenere almeno un consigliere provinciale, così anche Bizzo deve garantirsi la rielezione. Bizzo annuncia che il Pd locale chiederà ai deputati di mobilitarsi. Ma è fredda la prima reazione di Gianclaudio Bressa.

«La Svp da sempre punta a frazionare gli italiani per renderli più deboli», accusa Bizzo, «Questa volta il copione è particolarmente fuori luogo, perché è stato stretto un accordo elettorale prima delle elezioni politiche, che riguarda anche il piano politico locale». Dopo l’accordo elettorale Bersani-Theiner, è di pochi giorni fa la visita a Bolzano del premier Enrico Letta e la firma del memorandum che impegna il governo su una serie di leggi e norme di attuazione sollecitate dalla Provincia. «È troppo comodo chiedere aiuto al Pd per risolvere i problemi dell’autonomia e poi tenersi le mani libere», accusa Bizzo. Il Pd non aveva messo in conto che la Svp avrebbe guardato con interesse a Scelta civica, che punterà alle provinciali su Giorgio Balzarini, Nadia Mazzardis e Alberto Stenico? Bizzo: «Eventualmente il ragionamento andrà fatto insieme, perché Svp e Pd sono legati da un patto nazionale».

A breve è attesa la nomina della Commissione dei 6 e dei 12 per avviare la scrittura delle norme di attuazione. L’apertura a Scelta civica cambierà qualcosa? «Ci saranno azioni dirette dei nostri parlamentari per fare rispettare gli accordi», risponde Bizzo, «Le norme per sviluppare l’autonomia interessano a tutti noi, ma se devono essere mani libere, allora mani libere saranno per tutti». Bressa, il parlamentare del Pd di raccordo con la Svp, non sembra sul piede di guerra. «Non mi stupisco delle dichiarazioni della Svp», così Bressa,

«Anche Scelta civica è al governo e in regione il movimento è declinato nella variante Dellai. Che nel Pd ci sia nervosimo è normale, ma chi fa politica deve saperselo buttare alle spalle. Saranno elezioni complicate, che potranno regalare sorprese». Bressa ha anche una sua visione sull’accordo Bersani-Theiner vincolante per le provinciali: «Quel patto è terminato il giorno in cui non siamo riusciti a vincere le elezioni politiche».(fr.g.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità