Blitz degli skinhead davanti alla Caritas «Uccidete gli italiani»

Manifesti funebri da Volontarius: aiutate orde di immigrati Valente: «Non ci lasciamo intimidire, andiamo avanti»


di Alessandro Bandinelli


BOLZANO. «Un’azione a metà strada tra la provocazione e l’intimidazione». Così per il direttore della Caritas di Bolzano, Paolo Valente l’azione della scorsa notte rivendicata dal Fronte Veneto Skinheads che ha riguardato una decina di Caritas del nord Italia in prima linea con la questione profughi. Le opere caritative, secondo il comunicato stampato sui volantini, sarebbero colpevoli di condurre un chiaro disegno politico finalizzato all’annientamento dell’identità italiana Nel blitz, sono stati affissi manifesti funebri con le frasi “Falsa carità sociale: business criminale” e “Ius soli e immigrazione: avete ucciso la nazione”, e alcune sagome di cartone tricolori rappresentanti un uomo morto sono state deposte davanti alle sedi Caritas di Via Cassa di Risparmio, di via Macello e davanti alla sede della Volontarius. Subito avvertita la polizia che ha riconosciuto gli autori del gesto nel gruppo di estrema destra di origine vicentina, che a Bolzano conta su una decina di appartenenti. «C’è un certo tasso di intolleranza - prosegue Valente - all’interno della popolazione che si esprime anche in questo modo, tuttavia verifichiamo quotidianamente una gran numero di persone silenziose che si impegnano ogni giorno in senso opposto. Questo tipo di espressione di paura per la propria identità non riusciamo a condividerlo, sia come Caritas che come cultura europea che si è formata in ogni epoca grazie all’incontro di persone venute anche da altre parti del mondo, e dunque anche nella nostra epoca queste migrazioni rientrano pienamente nella normalità storica». Il gruppo di estrema destra parla di pericolo per le radici e le tradizioni e di disegno per l’annientamento dell’identità italiana. Una crisi di identità che tuttavia secondo Valente non è da attribuire a cause esterne: «Noi rischiamo di perdere i nostri valori e la nostra identità non è perché altri ce li rubano ma perché dimentichiamo quali sono. Molti parlano di radici cristiane della nostra cultura, dimenticando che queste parlano di apertura all’altro, non costruire muri, pensare al proprio interesse, abbiamo venduto l’identità al dio denaro, questo semmai il problema. Certo che le emigrazioni sono fuori controllo, ma questo perché il sistema economico mondiale è fuori controllo».

E a quanti contestano che questi centri di accoglienza tolgano risorse agli italiani Valente risponde: «non è vero, perché questi progetti sono finanziati con fondi europei destinati a questo scopo, in oltre sono fondi che vengono distribuiti sul territorio, paradossalmente è un incentivo economico per il sistema Alto Adige».

Solidarietà immediata è stata espressa alla Caritas e a Volontarius anche dal vescovo Muser, che ha esortato tutti ad andare avanti nel lavoro.

Volontarius, per bocca del suo ufficio stampa ha ribadito: «Solo nell’incontro e nella nella capacità di creare relazioni, troveremo la via per vincere qualsiasi divisione e intolleranza».

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