Bolzano, Genova e Trento sono le città più care d'Italia, con aggravi di spesa di 229, 160 e 113 euro per una famiglia di tre persone. I conti li ha fatti l’Unione italiana consumatori.

Secondo i dati definitivi resi noti dall'Istat, a novembre 2015 l’indice dei prezzi al consumo diminuisce dello 0,4% rispetto ad ottobre ed aumenta dello 0,1% su base annua.

Analizzando i dati dell'inflazione per città, però, i valori sono differenti. Ben sette capoluoghi di regione sono ancora in deflazione. Tra la città più cara, Bolzano, con un'inflazione dello 0,5% e la meno cara, Bologna, con -0,7%, ci sono ben 1,2 punti percentuali di differenza.

Traducendo l'inflazione in termini di aumento del costo della vita, a Bolzano l'inflazione dello 0,5% determina un aumento del costo della vita, per una famiglia di tre persone, pari ad 229 euro su base annua.

A Genova, seconda città più cara, l'inflazione dello 0,5% si traduce in un aggravio di spesa di 160 euro e a Trento, in terza posizione, l'incremento dei prezzi dello 0,3% determina una spesa aggiuntiva di 113 euro, sempre per una famiglia di 3 persone.

La palma del risparmio, invece, spetta a Bologna, dove l'abbassamento dei prezzi dello 0,7% consente ad una famiglia di tre persone di risparmiare 273 euro su base annua in termini di riduzione del costo della vita. Al secondo posto Palermo, con una minor spesa di 63 euro, seguita da Perugia, dove una famiglia di 3 persone risparmierà 60 euro.
Tra la città più cara, Bolzano, e quella meno cara, Bologna, ancora in deflazione, c'è una differenza di spesa aggiuntiva di ben 502 euro.